E Salvini torna a evocare complotti “Lo spread sale perché a qualcuno conviene”

«Lo spread aumenta perché qualcuno ha convenienza che gli italiani siano vincolati a vecchie regole.  Gli italiani devono essere messi in grado di competere. Siamo tutti uguali? Non si capisce perché qualcuno debba speculare sulla pelle del Paese e degli italiani e qualcun altro debba pagarne le conseguenze”.». Non usa mezzi termini Matteo Salvini durante una diretta Facebook con i suoi followers per commentare la temuta impennata dello spread post elettorale. Ancora una volta viene evocato il complottismo e i cosidetti “poteri forti” pronti a frenare il cambiamento. In particolare la speculazione di chi starebbe “orchestrando” la risalita del nostro spread è finalizzata a far rispettare al nostro Paese le regole di bilancio europee, le stesse che Salvini ha annunciato di voler far saltare dopo il voto europeo. E l’appello è, ancora una volta di stampo nazionalista: «L’Italia ha un’economia sana. Gli italiani devono essere messi in grado di competere. Siamo tutti uguali? Non si capisce perché qualcuno debba speculare sulla pelle del Paese e degli italiani e qualcun altro debba pagarne le conseguenze».

L’annuncio sulla UE e l’attacco al PD

Il vicepremier si è poi appellato alla “nuova UE”: «Chiederemo alla nuova Ue, al parlamento europeo e alla Commissione la convocazione di una grande conferenza europea sul lavoro, sulla crescita, su investimenti e debito pubblico e anche sul ruolo della Bce, garante della stabilità e del benessere». E il messaggio  del leader leghista nasconde anche l’ennesimo attacco al PD: «Lanciano l’allarme spread, come se il voto degli italiani di domenica non fosse libero, come se chi ha votato Lega volesse lo spread».

Si allontana intanto da quota 290 lo spread Btp-Bund dopo che il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, ha affermato di non prediligere la strada delle “sanzioni” per l’Italia, a cui potrebbero invece essere richieste delle “misure correttive” per il mancato rispetto dei vincoli sui conti pubblici.

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