I due fratelli accusati di spaccio rispondono: «Denunceremo la signora che ha portato Salvini da noi» | VIDEO
22/01/2020 di Enzo Boldi
Uno, il più piccolo, dice di non aver mai spacciato in vita sua e di non esser mai stato in contatto con quegli ambienti; l’altro racconta di precedenti penali, ma che ora è pulito da tempo. Fanpage è riuscita a intervistare i due ragazzi protagonisti della trovata elettorale di «Matteo Salvini citofona». Non si è trattato dell’ultimo reality show, ma di quanto accaduto nel tardo pomeriggio di martedì a Bologna, nel quartiere Pilastro. La storia la conoscono ormai tutti e adesso la parola passa ai due giovani accusati da una donna che ha condotto il leader della Lega sotto casa loro (e dei loro genitori), dipingendoli (almeno uno dei due) come pusher.
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Il primo a rispondere alle domande del giornalista di Fanpage è il più giovane. Ha 17 anni, gioca a calcio e sottolinea come lui con lo spaccio non abbia nulla a che fare. Poi spiega che oggi andrà a denunciare la signora – che incontra ogni giorno nel parcheggio sotto casa sua, mentre entrambi portano in giro i rispettivi cani – per diffamazione. È stata proprio la donna a guidare Salvini per i palazzi del quartiere Pilastro di Bologna, indicare la palazzina, il nome e il piano in cui abitava il presunto spacciatore.
Salvini citofona, i fratelli “accusati” di spaccio rispondono
Poco dopo, come si può vedere nel video, arriva anche il fratello del 17enne. Lui racconta di aver precedenti penali, ma che ora è pulito da tempo e non ci sta a ricevere le infamanti accuse mosse dalla signora. Quest’ultimo si dice allibito di quanto accaduto con lo show mediatico del «Salvini citofona», sottolineando come non abbia più bisogno di commettere atti criminali (come lo spaccio) da tempo, perché il padre lavora. E, inoltre, lui neanche abita più al Pilastro.
(foto di copertina: da diretta Facebook di Salvini)