Salvini continua a citare De André a sproposito
03/09/2019 di Enzo Boldi
La sua passione per la magia che ha regalato (e regala tutt’oggi con la sua voce e le sue parole vive nel ricordo di milioni di italiani) nel corso della sua vita non è contestabile e condannabile. Continuare, però, a citare frasi a sproposito e fuori contesto per portare acqua al proprio mulino stravolgendo il pensiero originale, è decisamente fuori luogo. E così accade che Salvini cita De André per l’ennesima volta, ma solo nelle parti decontestualizzate per fare breccia nel sentimento popolare che, lo rassicuriamo, seppur in leggero calo è ancora molto forte.
Ospite – in collegamento video – della prima puntata della nuova stagione di Quarta Repubblica (la trasmissione di approfondimento politico di Rete4 condotta da Nicola Porro), Matteo Salvini ha voluto fare un inciso musicale con riferimento al mitico Faber, come già fatto in passato e in più occasioni. Il tutto è stato anche pubblicato, in diretta e contemporanea, dal suo social media manager su Twitter.
#Salvini: De André, mio poeta preferito, rispondeva “La mia canzone migliore? Quella che devo ancora scrivere”. Lo giro in politica, prima o poi al voto si torna. Ero e rimango uomo libero.
📺 #quartarepubblica— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) September 2, 2019
Salvini cita De André ancora una volta
La scelta, come detto, non è nuova. Qui non si critica l’amore per un artista, ma la necessità di ripetere pedissequamente frasi e attribuirle alla propria vita e carriera politica, decontestualizzandole dalla realtà fattuale. Salvini cita De André, ma si guarda bene da approfondire alcuni pensieri molto critici del cantautore che vanno esattamente nella direzione opposta rispetto alla linea politica (e non solo) del leghista).
La citazione di Faber che Salvini non cita mai
Faber, per esempio, diceva: «Agli estorsori di consensi convengono i disagi sociali degli uomini: gli uomini disagiati, senza lavoro, senza soldi, sono facilmente orientabili, sono facilissime fonti di consensi (anche elettorali)». Un dipinto realistico e reale della situazione.
(foto di copertina: ANSA/FERMO IMMAGINE RETE4)