Come Salvini vuole vincere le elezioni in Emilia-Romagna chiedendo alla Lega di mandarlo a processo sulla Gregoretti

Nave Gregoretti, atto primo. Oggi, 20 gennaio, si riunisce la giunta per le immunità del Senato che deciderà se concedere l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini al tribunale dei ministri. Il voto non sarà decisivo per mandare Salvini a processo, dal momento che sarà necessario un ulteriore passaggio in aula, ma avrà un indirizzo politico ben preciso. Tuttavia, vista la decisione della giunta di votare al più presto, non aspettando alcuni rappresentanti della maggioranza che avrebbero reso scontato il consenso all’autorizzazione a procedere, si è creato un certo imbarazzo.

Al momento, non potendo contare su un numero sufficiente di senatori per imporre la scelta della maggioranza, l’intenzione di Pd, M5S e Italia Viva sarebbe quella di mandare esclusivamente la minoranza in commissione, in modo tale da connotare con precisione gli schieramenti: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia compatti per il no. Con il risultato da decidere poi in aula, con il voto di tutti i senatori.

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Salvini a processo sul caso Gregoretti: la mossa

Tuttavia, nella giornata di ieri, è arrivata la mossa a sorpresa di Matteo Salvini, che ha chiesto ai suoi di votare a favore del processo: lo ha ribadito anche pubblicamente, in diretta tv dalla trasmissione Non è l’Arena. «Fatemi un favore: chiedo ai senatori della Lega che voteranno in giunta di dire sì. Processatemi».

Una mossa tattica. Dopo aver analizzato gli effetti della decisione immediata della giunta (che non ha aspettato i senatori della maggioranza per decidere e che si è avvalsa anche del voto della presidente del Seanto Elisabetta Casellati per contingentare i tempi) e dopo aver constatato che, comunque andasse, il voto dell’aula sarebbe stato indirizzato verso il sì al processo, Matteo Salvini ha compiuto l’ennesima giravolta.

Perché Salvini vuole mandare Salvini a processo sulla nave Gregoretti?

Ha chiesto ai suoi senatori della Lega di votare a favore dell’autorizzazione (probabile, a questo punto, una situazione di forte imbarazzo anche con i suoi alleati di centro-destra che fino a questo momento avevano fatto una crociata per il no e per il salvataggio di Salvini) per poter continuare sulla scia della sinistra cattiva che lo vuole mandare davanti ai giudici per una decisione – quella di bloccare i migranti a bordo della Gregoretti – presa in difesa del popolo italiano.

Del resto, manca ancora una settimana al voto in Emilia-Romagna e in Calabria e la parte del Salvini perseguitato piace tanto agli elettori. Perché perdere questa ghiotta occasione di ottenere altro consenso elettorale, quel consenso che – visto lo scarto ridotto soprattutto in Emilia-Romagna – potrebbe portarlo a una storica vittoria della Lega in una regione rossa? E allora se gli altri non lo manderanno a processo (la strategia della maggioranza era quella di rinviare qualsiasi decisione sulla Gregoretti a dopo le elezioni, per evitare che il caso potesse condizionare la corsa alle urne), lo farà da solo. Salvini manderà Salvini davanti ai giudici.

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