Arrestato Salvatore Casamonica, si è costituito ai carabinieri

21/08/2018 di Enzo Boldi

Altro duro colpo per il clan dei Casamonica. Ieri sera si è costituito ai carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, della caserma di Palestrina, il latitante Salvatore Casamonica, membro di spicco dell’omonima famiglia malavitosa che opera a Roma e nella sua provincia. L’uomo era ricercato dopo esser sfuggito all’arresto lo scorso 17 luglio, quando altri esponenti del clan erano finiti in manette nell’ambito dell’operazione denominata «Gramigna».

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Salvatore Casamonica era braccato dallo scorso 17 luglio e contro di lui pendeva la stessa ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia –  indirizzata agli altri membri del clan finiti in galera nel corso della retata dello scorso mese. A suo carico le pesanti accuse di aver preso parte a un’associazione di stampo mafioso, di aver costituito un’organizzazione dedita al traffico e allo spaccio si sostanze stupefacenti, di concessione illecita di finanziamenti e dei reati di usura ed estorsione.

L’escalation criminale di Salvatore Casamonica

Un curriculum criminale che parla da solo. Salvatore Casamonica era collegato agli affari con i figli del capo clan Giuseppe Casamonica, Emanuel e Guerrino, entrambi catturati dopo due giorni in un blitz dei carabinieri nella zona di Grottaferrata. Il suo nome è uscito alle cronache nel 2015, quando il titolare di un pub del Tuscolano lo denunciò per estorsione. Il 30enne aspirante boss, aveva tentato di estorcere 500 euro a settimana alla vittima, minacciando di dare fuoco alla struttura qualora non lo avesse pagato.

L’arresto di Salvatore Casamonica è lo scacco al clan

Il proprietario del bar rifiutò la «proposta» e qualche ora dopo Salvatore Casamonica tornò nel locale in compagnia di Pasquale Casamonica detto «Rocky» che colpì ripetutamente il titolare e un suo dipendente. Da quel giorno una breve parentesi tra le stanze del Regina Coeli, prima del ritorno alla normalità con entrambi i piedi negli affari del suo clan.

 

(foto di copertina: ANSA/UFFICIO STAMPA POLIZIA )

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