Sallusti viene accusato di aver pubblicato fake news su Greta Thunberg e lascia lo studio
31/10/2019 di Enzo Boldi
Essere accusati, replicare e abbandonare gli studi in segno di protesta. Mercoledì sera è andata in onda, sul Nove, la seconda puntata di Fake, la trasmissione che racconta il lato oscuro delle notizie-bufale pubblicate dai giornali e sui social network. Tra gli ospiti della serata c’era anche il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti che, a un certo punto della diretta, ha dovuto rispondere alle accuse su un articolo pubblicato dal suo quotidiano contro Greta Thunberg.
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L’articolo di cui si è parlato era quello in cui si parlava di presunti (e questo è il termine su cui si è posta l’attenzione) esperti di comunicazione alle spalle della giovanissima attivista svedese per l’ambiente, di una campagna mediatica e pubblicitaria ad hoc orchestrata dalla madre di Greta Thunberg e dei contatti con Soros. Sallusti ha detto di non ricordarsi nel dettaglio i contenuti di quell’articolo (smentiti ripetutamente da tantissimi fact-checkers con dati incontrovertibili), sottolineando che in quel momento fosse giusto pubblicare un pezzo simile. L’articolo in questione parlava dei presunti esperti di comunicazione che manovravano la 16enne.
Sallusti e la bufala su Greta Thunberg a Fake
«Non ricordo i dettagli, se è vero o no non lo so – ha ribattuto Alessandro Sallusti alle accuse degli altri presenti nello studio di Fake -. Un sito è una diretta, in quel momento era possibile ritenere credibile questa notizia. Che dietro a lei ci sia un esperto di comunicazione ritengo di sì, non è un reato». Anche la conduttrice, Valentina Petrini, ha replicato a queste parole sottolineando come non sia opportuno mettere in giro notizie senza averle verificate per il solo gusto di portare avanti propri pensieri. Altrettanto non verificati.
La fuga dallo studio: «Devo scappare»
E allora i toni si sono alzati. «Si tratta di un tentativo di capire chi ci sta prendendo per il culo. Greta Thunberg è una bambina meravigliosa, ma vuole convincerci che sia possibile andare in America su una barca a vela di un principe miliardario. Se tutti noi conoscessimo un principe, potremmo convincere tutti i giovani che gli aerei possono restare a terra. I principi, però, non ci sono e noi non abbiamo sei mesi di tempo per andare dal Mediterraneo alle coste di New York e per questo gli aerei non possono restare a terra. Non la sto demonizzando, ma non vorrei essere preso in giro». Poi si alza, saluta tutti con un «devo scappare» ed esce dallo studio.
(foto di copertina: da profilo Twitter di Valentina Petrini)