Sallusti vs Di Battista a DiMartedì: «Il M5s faceva liste di proscrizione dei giornalisti»

La reazione del giornalista è stata scatenata dalle parole che l’ex esponente del Movimento 5 Stelle gli ha rivolto durante la trasmissione

08/06/2022 di Clarissa Cancelli

Sallusti vs Di Battista. Il direttore di Libero torna a farsi sentire. Dopo Non è l’Arena di Massimo Giletti, ora tocca a DiMartedì. «Quando lui comandava nei Cinquestelle, loro tutte le settimane facevano una lista di proscrizione dei giornalisti da mettere all’indice». È quanto Alessandro Sallusti ha detto ad Alessandro Di Battista durante la trasmissione. La reazione del giornalista è stata scatenata dalle parole che l’ex esponente del Movimento 5 Stelle gli ha rivolto durante il suo intervento nel programma: «Anziché indignarsi perché i servizi segreti indagano sul pensiero di alcuni soggetti, tra cui un parlamentare, sbatte il mostro in prima pagina come ha fatto il Corriere della Sera, con foto segnaletiche. È una vergogna, mi auguro che il direttore del Corriere Luciano Fontana dia spiegazioni, in primis ai suoi lettori». Nei giorni scorsi il Corriere della Sera aveva, infatti, pubblicato una lista di nomi di persone che erano state definite propagandiste filo-russe. In seguito a quell’articolo, stando a quanto riportato, il Copasir starebbe avviando una indagine che prende in considerazione anche tutto ciò che queste persone hanno scritto sui social network, le loro presenze in televisione e quelle sui giornali.

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Sallusti vs Di Battista

«Io ero sempre nei primi dieci – ha detto Sallusti attaccando l’ex pentastellato – per cui lezioni di libertà e di opinione da Di Battista anche no. Sono stato per mesi nella lista di proscrizione del M5S, per favore». La replica di Di Battista ha poi fatto raggiungere l’apice della discussione: «Quando il M5S pubblicava sul blog, – ha dichiarato- un giornale privato online, semplicemente una parte delle menzogne dei giornalisti, di certo non erano coinvolti i servizi segreti. Sallusti dice che il contenuto lo condivide e allora gli chiedo perché non ha il coraggio e le palle, visto che utilizza spesso linguaggi coloriti, di scandalizzarsi con Silvio Berlusconi e i suoi discorsi sull’Europa e la Russia di Putin. Paura vero Sallusti?».

Cosa è successo a Non è l’Arena

Massimo Giletti, mentre era in collegamento da un affaccio sulla piazza Rossa della capitale russa, nello studio della trasmissione di La7, ha dovuto confrontarsi con un Alessandro Sallusti scatenato, che ha rinunciato al compenso pattuito e ha lasciato lo studio. Il motivo? Il direttore di Libero ha detto di non volersi prestare alla propaganda filo-russa che, secondo lui, stava andando in scena in trasmissione in quel momento, con Giletti collegato da Mosca, la Zakharova che ha contrastato qualsiasi punto relativo alla possibile pace tra Russia e Ucraina e la presenza di due ospiti – il nipote di Antonio Gramsci e Vladimir Soloviev – accanto al conduttore.

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