Sallusti si scaglia contro Gad Lerner per l’inchiesta sul Pio Albergo Triulzio fatta solo per «ricerca di notorietà»

09/04/2020 di Enzo Boldi

L’inchiesta di Gad Lerner sul Pio Albergo Trivulzio ha fatto partire alcune inchieste. Il Ministero della Salute ha inviato i propri ispettori, la magistratura sta indagando e anche la stessa Regione Lombardia ha fatto partire un’indagine. Ma c’è qualcuno che no  ha gradito. Ed ecco Alessandro Sallusti attacca Gad Lerner con un editoriale pubblicato oggi su Il Giornale.

LEGGI ANCHE > I 70 morti nel Pio Albergo Trivulzio e i numeri che, secondo Gallera, sono «dati confortanti»

«Già partono le prime inchieste, già qualcuno sogna teste rotolare sotto la scure dei pm che si reinventano esperti in medicina con specialità in virologia, sostenuti da giornalisti patetici e ormai anziani reduci della stagione di

Mani Pulite, la solita compagnia di giro che vede in prima linea La Repubblica guidata da due comunisti mai pentiti, il direttore Carlo Verdelli e il tuttologo Gad Lerner, il primo a caccia di copie, il secondo di un ritorno di notorietà dopo una serie infinita di flop».

Sallusti attacca Gad Lerner

In attesa dell’esito delle indagini su quel che è accaduto all’interno del Pio Albergo Trivulzio, invece di sottolineare come il compito di un giornalista (e non di un opinionista da talk show in ogni giorno della settimana) è quello di andare a scavare alla ricerca di verità. Non quelle evidenti alla luce del sole, ma quelle che vengono sottaciute. È il senso stesso di un’inchiesta.

Le inchieste sul pio Albergo Trivulzio

Ma Sallusti attacca Gad Lerner. L’inchiesta sulla gestione dei malati e degli anziani all’interno del Pio Alberto Trivulzio gli ha fatto storcere il naso, attaccando anche i magistrati che stanno indagando. «Pensare di consegnare tutti – dal premier all’ultimo consigliere comunale o amministratore di un ospizio – al plotone di esecuzione
della giustizia può accontentare la frustrazione senile di qualche giornalista, ma non riporterà nessuno in vita né renderà onore allo sforzo enorme che il Paese ha fatto in buona fede».

(foto di copertina: da Di Martedì, La7)

Share this article