Disposti nuovi esami sui resti trovati nell’auto di Sabrina Beccalli: potrebbero non essere di un cane
Chiesto un supplemento di analisi. Quelle ossa potrebbero essere della 39enne scomparsa il giorno di Ferragosto
28/08/2020 di Enzo Boldi
Da quel che sta emergendo dalla Procura di Crema, il giallo di Sabrina Beccalli rischia di presentare un clamoroso paradosso. I resti ossei ritrovati all’interno della Fiat Panda della donna – con l’auto trovata carbonizzata all’indomani della sparizione della 39enne – potrebbero non essere di un cane (come invece emerso dai primi esami). Un clamoroso colpo di scena partito dalla deposizione di Alessandro Pasini, il 45enne indagato per omicidio e distruzione di cadavere, che avrebbe raccontato agli inquirenti di aver trovato il corpo senza vita della sua amica e, solo allora, avrebbe deciso di bruciarlo insieme alla sua autovettura.
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Nei giorni scorsi, quando la Fiat Panda fu ritrovata nelle campagne di Vergonzana – una frazione del comune di Crema – due medici veterinari avevano effettuato gli esami su quelle ossa ritrovate all’interno dell’automobile arsa dalle fiamme. Entrambi aveva confermato: si tratta di ossa canine. Ma né la Sabrina Beccalli né Alessandro Pasini avevano un cane. Poi, dopo lunghi giorni di silenzio, l’indagato ha dato una ricostruzione dei fatti che sembra esser stata presa sul serio dalla Procura.
Sabrina Beccalli, il giallo delle ossa nella sua auto carbonizzata
L’uomo ha raccontato di non aver ucciso la sua amica Sabrina Beccalli, ma di averla trovata già morta. Ha parlato di overdose da sostanze stupefacenti. Dopo aver constatato il suo decesso, avrebbe caricato il corpo senza vita nella Fiat Panda della donna e avrebbe dato fuoco a tutto per cancellare le tracce. E proprio nell’auto erano state ritrovate quelle ossa attribuite a un cane. Ma ora la Procura sembra voler andare incontro alla tesi dell’accusato. Nonostante il parere dei primi due veterinari, il pm ha chiesto di effettuare altri esami (compreso quello del dna) su quei resti.
(foto di copertina: da Facebook)