Russiagate, Mueller testimone al Congresso, Donald Trump: «È una persecuzione»

Robert Mueller non ha mai scagionato Donald Trump dall’inchiesta sul Russia Gate: alla fine dell’indagine il procuratore disse che non erano «state trovate prove» del legame tra il tycoon e la Russia in merito alle influenze del Cremlino sulle elezioni presidenziali del 2016, concetto ben diverso dall’innocenza. Il presidente Usa aveva però cantato vittoria, festeggiando anche con dei poster in tema Game Of Thrones. Ora però a riaccendere l’attenzione è il Congresso, che ha convocato Mueller per un’udienza il 17 luglio dove la domanda centrale sarà proprio sul reato di ostruzione alla giustizia.

Russiagate, Mueller testimone al Congresso, Donald Trump: «È una persecuzione»

L’udienza prevista per il 17 luglio sarà incentrata su una domanda: Donald Trump ha o non ha commesso il reato di ostruzione alla giustizia? a questo Robert Mueller dovrà rispondere chiaramente di fronte davanti alle commissioni Giustizia e intelligence. Il procuratore speciale aveva fatto poche dichiarazioni al termine delle indagini sul Russia Gate, dicendo che «se fossimo stati convinti che il presidente non aveva responsabilità nel Russiagate lo avremmo detto. Non siamo però arrivati a determinare se Donald Trump abbia o meno commesso un crimine». Il tycoon si era quindi automaticamente sentito assolto ma ora, dopo aver saputo che Robert Mueller si è detto disponibile a testimoniare davanti al Congresso, è ripartito all’attacco, su Twitter: «È una persecuzione»

(Credit Image: © Stefani Reynolds/CNP via ZUMA Wire)

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