Incidente nucleare in Russia, la denuncia dei medici di Arkhangelsk: «Nessuno ci ha avvisato delle radiazioni»

17/08/2019 di Redazione

I medici che hanno soccorso i feriti causati dallo scoppio del misterioso missile nel poligono di tiro di Severodvinsk, nella Russia occidentale, non sono stati avvisati dalle autorità che avevano a che fare con pazienti esposti a radiazioni. Lo rivela il Moscow Times, quotidiano in lingua inglese, che ha parlato con cinque membri dello staff dell’ospedale regionale di Arkhangelsk (compresi due medici) i quali hanno raccontato che i feriti sono arrivati nudi e avvolto in sacchetti di plastica traslucidi.

I sospetti dei medici poi la conferma: il racconto delle fonti al Moscow Times

Lo stato dei pazienti ha subito destato sospetti ma l’unica informazione data in quel momento al personale ospedaliero era che c’era stata un’esplosione in un sito militare. «Nessuno, ne’ i direttori dell’ospedale, ne’ i funzionari del ministero della Sanita’, ne’ i funzionari regionali o il governatore, hanno informato il personale che i pazienti erano radioattivi», ha detto uno dei chirurghi della clinica al Moscow Times.  Che continua: «I dipendenti dell’ospedale avevano i loro sospetti, ma nessuno ha detto loro di proteggersi».

I medici hanno parlato con i giornalisti solo a condizione dell’anonimato, considerando l’attenzione riservata dai servizi di sicurezza russi all’incidente. Il quotidiano precisa che nessuna delle sue fonti ha lavorato direttamente con i pazienti in questione, ma tutti hanno partecipato a un briefing in ospedale il 12 agosto organizzato da un viceministro della Sanità del governo regionale di Arkhangelsk. Tutti inoltre assicurano di essere in costante comunicazione con i colleghi che hanno curato le vittime.

Il Servizio di Sicurezza Federale avrebbe chiesto ai medici di firmare accordi di non divulgazione

I medici hanno raccontato come tutto il personale che ha lavorato a diretto contatto con i feriti dello scoppio è stato invitato dagli agenti del Servizio di Sicurezza Federale (FSB) a firmare accordi di non divulgazione che impediscono loro di parlare dell’accaduto. Nelle ultime ore, inoltre, il ministero della Sanità russo ha reso noto tramite comunicato stampa di non aver rilevato livelli di radioattività superiori alla norma nei 91 impiegati delle cliniche regionali del luogo.

L’evento: l’esplosione sospetta nella base militare di Arkhangelsk

La regione di Arkhangelsk si trova nel nord della Russia, sul Mar Bianco, a circa 1200 km dalla capitale. Nella località di Sopka si trova il 45esimo Poligono sperimentale marittimo statale della flotta navale militare Nenoksa, parte della base militare marittima del Mar Bianco. La settimana scorsa si è verificata un’esplosione nella base militare che ha ucciso almeno sette persone. Stando alle dichiarazioni di un funzionario dell’intelligence Usa al New York Times, lo scoppio avrebbe coinvolto il nuovo missile da crociera a propulsione nucleare russo. La fonte ha anche affermato che sarebbero stati rilevati livelli di radiazioni più alti nelle aree vicine al luogo dell’esplosione, anche se non è chiaro se queste radiazioni siano collegate al possibile lancio del nuovo sistema missilistico. L’esplosione sarebbe dunque collegata al test di un missile da crociera a propulsione nucleare, il Burevestnick/Skyfall, una delle nuove armi supersoniche che il presidente russo Vladimir Putin aveva annunciato l’anno scorso

 

 

 

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