Un’ex juventina denuncia un bavaglio bianconero: «Ci impedivano di parlare del caso Ronaldo-Mayorga»
22/07/2019 di Enzo Boldi
Parlare dopo che si è andati via rende sempre meno forti le accuse che vengono mosse, ma quanto dichiarato dall’ex difensore della Juventus femminile, la svedese Petronella Ekroth, resta comunque molto grave. La 29enne si è trasferita qualche giorno fa al Djurgarden e ha rilasciato un’intervista al quotidiano locale Expressen in cui ha ripercorso le fase salienti della sua esperienza annuale in maglia bianconera. Tra i temi affrontati dalla calciatrice, poi, si è arrivati anche alla spinosa questione fuori dal campo: quella del caso Ronaldo-Mayorga.
«L’anno trascorso alla Juve? È sembrato un po’ come se fossi in una prigione. Non potevo davvero fare tutto ciò che volevo. Puoi mostrare un lato della medaglia, ma c’è molto di più che rimane nascosto, quello di cui purtroppo non si può parlare o mostrare – ha detto Petronella Ekroth all’Expressen, secondo la traduzione fornita da Eurosport -. Sei molto limitato in tante cose. Alcune che puoi fare e altre che non vanno bene. Ho sentito come se potessi perdere un po’ di me stessa».
Caso Ronaldo-Mayorga tabù tra i bianconeri?
Il riferimento non è relativo a fattori di campo, ma a ben altro: il caso Ronaldo-Mayorga e l’accusa di stupro della modella nei confronti del campione bianconero che dallo scorso anno gioca con la Juventus. «Ci hanno vietato di parlarne. Siamo state zitte non lo abbiamo menzionato. L’unica cosa da fare era mantenere un basso profilo e lavorare per difendere i valori del club – ha rivelato Petronella Ekroth -. Mi sono chiusa molto in me stessa perché ho sentito che le mie opinioni non contavano più. Alla fine comunque non mi pento di essere rimasta anche se sono accadute tante cose strane. Ho cercato di guardare le cose con una prospettiva più ampia, migliorando come calciatore e come essere umano».
La replica di Barbara Bonansea
A breve giro di posta è arrivata la risposta-smentita dell’attaccante bianconera, grande protagonista degli ultimi Mondiali femminili di calcio in Francia, Barbara Bonansea: «Volevo un po’ parlare di cose che sto sentendo questi giorni e vorrei diversi di fare molta attenzione alle persone che parlano male di dove sono state, magari un po’ fintamente bene. Perché, a parte che dicono cose che non sono vere e questo ve lo posso garantire io perché ci sono stata e poi significa che tutta quella gioia che mostravano era finta».
(foto di copertina: da profilo instagram di Petronella Ekroth)