Consiglio Europeo: «Rocco Casalino ha risposto ai giornalisti su WhatsApp con il dito medio»
29/06/2018 di Redazione
Questo Consiglio europeo del 28/29 giugno 2018 si sta rivelando più scottante per le note a margine che per le proposte messe effettivamente sul tavolo dai Paesi UE. Se, infatti, dal punto di vista degli accordi sull’immigrazione e sull’accoglienza l’Italia raccoglie ben poco (e soltanto su base volontaria), dal versante del peso specifico del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del suo staff della comunicazione arrivano indicazioni molto chiare.
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Rocco Casalino dito medio, cosa è successo con i giornalisti
Oltre allo scontro con Emmanuel Macron e con i capi di Stato di Svezia e Bulgaria (ai quali Conte continuava a dire «io sono un professore di legge»), si deve registrare anche la risposta non propriamente gentile del capo della comunicazione Rocco Casalino ai giornalisti che sono in contatto con lui attraverso una chat WhatsApp dedicata alle informazioni che provengono direttamente da Palazzo Chigi.
Si tratta di uno strumento rapido e moderno, per pochi eletti (i principali inviati dei giornali che coprono la presidenza del Consiglio) che, tuttavia, a volte può trasformarsi in un vero e proprio boomerang. Come nella giornata di ieri, quando lo smartphone di Rocco Casalino, il plenipotenziario della comunicazione del governo, è stato inondato dalle richieste dei colleghi in merito alla questione degli hotspot avanzati – all’interno dei quali dovrebbe risultare più facile l’identificazione – e che dovrebbero essere installati, su base volontaria, nei Paesi dell’Unione Europea.
Rocco Casalino dito medio, c’è un problema di comunicazione
La curiosità dei giornalisti era giustificata: l’Italia avrebbe accettato questa misura, dal momento che la linea governativa – rilanciata specialmente dal ministro dell’Interno Matteo Salvini – è quella di limitare al massimo gli arrivi sul territorio del nostro Paese? Pressato dalle domande dei cronisti, in un momento di scarsa lucidità, Rocco Casalino si sarebbe spazientito e avrebbe utilizzato una emoticon poco adatta al ruolo che ricopre.
A raccontarlo, sulle pagine del Giornale, è Laura Cesaretti. «Ieri sera – ha scritto l’inviata – ai cronisti che gli chiedevano un parere del premier sulla proposta di hotspot avanzati fatta da Macron, il portavoce Rocco Casalino ha risposto con l’icona sprezzante del dito medio. Poi ha dovuto cancellarla per evitare incidenti, ma l’episodio dà la misura della confusione».
Successivamente, Giuseppe Conte avrebbe detto che l’accordo – essendo su base volontaria – non obbliga l’Italia ad installare questi hotspot avanzati. Ma la macchia di quel messaggio WhatsApp di troppo – e inviato troppo velocemente – non si cancella con la semplice rimozione di quella parte della conversazione nella chat: questo governo ha un problema di comunicazione.
(Credit Image: © Lorentz-Allard Robin/Aftonbladet/IBL via ZUMA Wire)