Il professore dei tre geni della robotica: «Mai detto di aver vinto la competizione»

15/11/2018 di Enzo Boldi

Dopo che la verità è venuta a galla, arrivano conferme anche da un professore dei tre studenti dell’Istituto Tecnico Industriale Augusto Righi di Napoli. La classifica del concorso Zero Robotics – organizzato dal Mit, il Massachusetts Institute of Technology, in collaborazione con la Nasa – è ancora provvisoria e lo stesso docente sottolinea come non sia mai stato detto che il progetto dei suoi tre studenti sia (già) stato selezionato per le finali.

«Noi non abbiamo mai detto di aver vinto e non avere soldi per andare a Boston – ha spiegato all’Agi Salvatore Pelella, docente di matematica dell’istituto Righi di Fuorigrotta a Napoli -. Ma alcune testate giornalistiche hanno mandato la notizia così e si è scatenato il putiferio. Anche perché non vorremmo essere denunciati per false dichiarazioni». La vicenda della raccolta fondi in favore dei tre geni della robotica di Napoli, dunque, inizia ad assumere un profilo completamente diverso.

I tre geni della robotica e la classifica ancora provvisoria

La responsabilità, quindi, sarebbe nell’interpretazione (ottimistica) data proprio da uno dei tre studenti (uno dei tre geni della robotica) dell’Iti Augusto Righi. «In realtà un ragazzo del team durante il Sabato delle idee aveva detto che competiamo con altre squadre che hanno strutture indefinitamente migliori delle nostre e, se andiamo in finale, ripeto, se andiamo in finale, non abbiamo neanche i soldi per andare a Boston – ha proseguito il professore Pelella -. Noi fino ad ora ci siamo qualificati a una fase dove ci sono 28 alleanze e le prime 14 vanno a Boston. Il ragazzo lo ha detto perché in questi anni siamo stati tra i primi 14 e due anni fa abbiamo anche vinto».

Convinti che la finale sia Boston

L’altra notizia di giornata, diffusa dall’Agi, è che le finali del concorso (per quel che riguarda le scuole europee) non si terranno negli Stati Uniti ma in Spagna, ad Alicante. «Che la finale non sia a Boston è una notizia nuova per noi ed è tutta da verificare – spiega ancora Salvatore Palella – è al Mit negli Stati Uniti che si svolge la cerimonia. Il collegamento con la stazione orbitante avviene da Boston e ogni anno i ragazzi che partecipano alla finale sono invitati ad assistere alla cerimonia anche dalle sedi europee che partecipano alla competizione quindi noi potremmo andare a Boston, come in Russia o in Australia. L’anno scorso siamo stati all’Esa in Olanda. Generalmente i team europei vanno in Europa, ma qualche anno fa a Boston noi abbiamo trovato team di Messina. Quindi la sede di Alicante si riferisce alla competizione europea, ma la finale è a Boston. La notizia che la finale non si svolga a Boston non mi è arrivata. Stiamo pensando infatti di inviare una mail direttamente al Mit».

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

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