Roberto Speranza: «Emergenza per sei mesi. Tratteremo il coronavirus come fosse il colera»

«Tratteremo il coronavirus come fosse la peste o il colera. Siamo un grande Paese e non dobbiamo avere paura». Il ministro della Salute Roberto Speranza ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all’emergenza, divenuta ormai globale, che riguarda il virus partito da Wuhan. Speranza ha già adottato provvedimenti unici in Europa, come il blocco dei voli da e per la Cina e assicura che, anche se al momento l’epidemia non rappresenta un problema, «prenderemo le cose seriamente».

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Roberto Speranza: «La salute dei cittadini prima di tutto»

«Quando giovedì scorso l’Oms ha deciso di dichiarare lo stato di emergenza sanitaria, anche noi abbiamo ritenuto di alzare il livello di sorveglianza. Così sono arrivati il blocco dei voli e appunto lo stato di emergenza per sei mesi. La salute dei cittadini viene prima di tutto», ha detto Speranza. «Voglio comunque tranquillizzare i cittadini sottolineando che le nostre scelte sono di natura precauzionale. Stiamo parlando di numeri piccoli per l’Europa: 6 casi in Francia, 7 in Germania, 2 in Inghilterra, 1 in Finlandia, 2 in Italia».

Roberto Speranza: «Studieremo con il governo cinese soluzioni per favorire i rimpatri»

Una delle questioni che più fa discutere è legata al rimpatrio delle migliaia di turisti cinesi che sono in Italia. Roberto Speranza appare deciso nella risposta: «Studieremo con il governo cinese azioni per favorire i rimpatri. Al momento la sicurezza per noi viene prima di tutto», ha detto il ministro della Salute. E sugli attacchi ricevuti da Salvini – «Bisognava chiudere le frontiere» – Speranza dice: «Di fronte a emergenze di questo tipo il Paese risponde unitariamente, non ci sono maggioranza e opposizione. Io come ministro rappresento tutti gli italiani, quindi non seguo le polemiche».

Roberto Speranza: «Stanziati 5 milioni, poi vedremo se aumentare la cifra»

Il governo ha deciso di stanziare 5 milioni per far fronte all’emergenza coronavirus. Non certo una somma importante: «Di solito si mette una cifra iniziale bassa, una sorta di posta. Poi vedremo se aumentare i fondi», ha detto Speranza. «La decisione del governo è precauzionale, per ora non esercitiamo quei poteri straordinari perché non ce n’è bisogno. Ma possiamo intervenire se le cose dovessero cambiare. E contare anche sulla collaborazione con le Regioni. Non sono preoccupato per il coronavirus: sono al lavoro giorno e notte insieme a tanti altri, che mandano avanti tutta la macchina».

[CREDIT PHOTO: FACEBOOK/ROBERTO SPERANZA]

 

 

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