Arrestato il finto invalido che truffò anche il Papa
11/04/2019 di Enzo Boldi
«Ciao, sono Francesco». Questa frase fece il giro del mondo nel 2014, quando il Papa decise di alzare la cornetta del proprio telefono e iniziare a chiamare alcune delle persone che gli avevano scritto per avere un appoggio spirituale perché in difficoltà. Tra di loro c’era anche il fiorentino Roberto Guglielmi, rimasto paraplegico dopo un brutto incidente stradale che lo ha costretto alla sedia a rotelle dal 2007. L’anno seguente il geometra toscano fu anche ricevuto da Bergoglio a Santa Marta. Peccato che il suo incidente e la sua disabilità fosse falsa.
A scoprirlo e a porre fine alla sua truffa è stata la squadra mobile di Firenze che, grazie all’aiuto e alla testimonianza di una ex badante, hanno incastrato Roberto Guglielmi, svelando una vera e propria doppia vita. L’operazione che ha portato al suo arresto per truffa ai danni dello Stato è scattata dopo che alcune telecamere di videosorveglianza lo avevano visto in piedi a camminare tranquillamente e fare le scale scendendo da un volo proveniente dal Togo. In flagranza di reato, dunque, le forze dell’ordine non hanno esitato a fermarlo.
Roberto Guglielmi, il truffatore seriale che ingannò Papa Francesco
Roberto Guglielmi aveva inscenato il tutto alla perfezione, spingendosi fino a iniettarsi lidocaina negli arti inferiori per ridurre il tono muscolare delle gambe e far apparire la sua storia veritiera. Il tutto partì da un finto incidente automobilistico del 2007, quando si mise d’accordo con un inquilino che viveva nella sua abitazione affinché fingesse di investirlo con la sua automobile. Detto fatto. Complice anche una cartella medica contraffatta, il geometra fiorentino riuscì ingannare lo Stato dimostrando di essere diventato paraplegico. Per questo motivo, dopo 12 lunghi anni, per lui sono scattati gli arresti domiciliari e ora dovrà rispondere delle accuse di falso ideologico e truffa. Nel tempo ha incassato oltre 137mila euro tra pensione di invalidità e accompagnamento.
Le proteste con il Pd e la finta raccolta fondi per il cane malato
Il 55enne fiorentino era un truffatore seriale. Oltre ad aver acquisito notorietà per il doppio episodio con papa Francesco, nel 2013 si era reso protagonista di una protesta contro il Pd locale reo, secondo lui, di non avergli permesso di esprimere il suo voto in favore di Matteo Renzi alle primarie del partito. Lo scorso anno aprì una raccolta fondi per un presunto cane malato. Un recidivo che viveva alle spalle dello Stato e faceva di tutto per apparire.