Roberto Fico e il governo Koulibaly tra M5S e PD
24/04/2018 di Redazione
Roberto Fico ha scherzato coi giornalisti dopo aver ricevuto un mandato esplorativo dal presidente della Repubblica per verificare la possibilità di una maggioranza tra il suo partito, M5S, e il PD. L’incarico fornito dal capo dello Stato al presidente della Repubblica sembra destinato al fallimento, come già successo al precedente mandato esplorativo assegnato alla presidente del Senato Casellati.
Roberto Fico e il governo Koulibaly tra M5S e PD
Per ironizzare su questo esito Fico ha detto ai giornalisti che «ci vorrebbe Koulibaly» per formare un governo al novantesimo minuto. Roberto Fico è napoletano ed è un grande tifoso della squadra della sua città, e il paragone col gol che ha riaperto la partita per lo scudetto con la sconfitta della Juventus evidenzia il senso del suo mandato esplorativo. Per il presidente della Repubblica è ormai impossibile che si formi un governo tra centrodestra e M5S, visto che i Cinque Stelle non rinunciano al loro rifiuto di formare una maggioranza con Forza Italia, mentre la Lega di Salvini non intende rompere la coalizione arrivata prima alle elezioni politiche e che ha vinto la maggior parte delle elezioni amministrative svoltesi di recente.
LEGGI ANCHE> ROBERTO FICO AL QUIRINALE, IL MANDATO ESPLORATIVO SCADRÀ GIOVEDÌ
Un governo M5S-PD appare però assai difficile, se non impossibile. La somma dei due gruppi parlamentari creerebbe una maggioranza sufficiente ma non solida, visto che basterebbero pochi voti contrari per farla mancare, sopratutto al Senato della Repubblica. Matteo Renzi controlla la maggioranza dei parlamentari eletti dal PD, e l’ex segretario sembra indisponibile ad aprire un confronto programmatico col M5S. Il presidente del PD Orfini ha subito bocciato la prospettiva di un governo tra il suo partito e i Cinque Stelle, dopo che il segretario reggente Martina aveva aperto al confronto in seguito al mandato esplorativo assegnato a Fico.
Al di là del difficile confronto sui temi, sembra improbabile che Di Maio possa rinunciare alla presidenza del Consiglio, richiesta scontata del PD, così come appare ancora più irrealistico immaginare che al governo siano confermati ministri dell’epoca renziaana contro i quali i Cinque Stelle metterebbero un veto. Koulibaly appare un paragone sensato, e anche ottimistico, per l’ultimo governo politico possibile dopo le elezioni del 4 marzo.