La senatrice della Lega che condivide la foto di un cittadino che prende in giro il velo di Silvia Romano

Deve essere scattata una qualche competizione all’interno della Lega che vada a premiare il peggior tweet o la peggiore dichiarazione su Silvia Romano. La senatrice del Carroccio Roberta Ferrero, infatti, ha postato su Twitter l’immagine che lei definisce «la protesta di un cittadino» e che invece rappresenta una presa in giro bella e buona, che offende un simbolo religioso e instilla il dubbio del complotto sul sequestro di Silvia Romano.

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Roberta Ferrero e il tweet con il cartello che prende in giro Silvia Romano

Nella foto pubblicata da Roberta Ferrero, infatti, si vede un uomo malamente imbacuccato in quello che dovrebbe rappresentare un hijab e che mostra un cartello con su scritto: «Portatemi in Siria, poi torno e dividiamo». Un riferimento al pagamento del riscatto, come se quei soldi fossero andati direttamente all’ostaggio del rapimento. Poi, se voleva esserci un attacco diretto a Silvia Romano in quell’immagine vale appena la pena ricordare che la collocazione geografica e la contestualizzazione risultano essere completamente sballate. Silvia Romano è stata rapita in Kenya ed è stata portata in Somalia a trascorrere la prigionia, mentre nel cartello mostrato nel tweet della senatrice si parla di Siria. Due continenti diversi, ma tanto è uguale.

Non erano mancati i precedenti che, nelle ore del rientro di Silvia Romano, avevano visto protagonisti i politici del Carroccio. Alessandro Pagano, deputato della Lega, aveva definito la 24enne volontaria una ‘neo-terrorista‘, mentre un ex assessore leghista (ora passato a una lista civica) aveva addirittura scritto ‘impiccatela’ sui social network. Mentre Silvia Romano, dalla propria abitazione a Milano continua a mandare messaggi di pace e di distensione, invitando le persone sui social network a non arrabbiarsi per lei e a non innervosirsi con chi la insulta, la politica italiana mostra questi segnali qui.

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