Il sottosegretario leghista Rixi: «Boldrini approfittò del suo ruolo per prendersela con il sindaco di un comune da mille abitanti»

08/03/2019 di Redazione

Circo Massimo, trasmissione che va in onda ogni mattina su Radio Capital. Il direttore Massimo Giannini intervista il sottosegretario alle Infrastrutture della Lega Edoardo Rixi. Nella giornata dell’8 marzo, non poteva mancare un riferimento al ruolo delle donne in politica. E invece di un messaggio di supporto arriva la stoccata a Laura Boldrini sul caso dell’offesa di Matteo Camiciottoli, il sindaco leghista di Pontinvrea.

Rixi ancora contro Boldrini: «Approfittò del suo ruolo nel caso Camiciottoli»

Quando la Boldrini era presidente della Camera, Camiciottoli pubblicò sui social network questa affermazione: «Potremmo dare loro gli arresti domiciliari a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso…», riferendosi agli stupratori di Rimini. Un riferimento alla violenza sessuale, interpretato così anche dai giudici del tribunale di Savona che hanno condannato Camiciottoli al pagamento di ventimila euro di multa e di altri ventimila euro di risarcimento a Laura Boldrini (con la sospensione della pena se l’imputato pagherà il danno entro un mese dal passaggio in giudicato della sentenza).

Eppure, Edoardo Rixi – che già in passato aveva espresso la sua solidarietà a Camiciottoli per la sua vicenda giudiziaria – continua su questa scia: «La Boldrini ha esagerato, ha usato il suo potere da presidente della Camera per prendersela con il sindaco di un paese di mille abitanti. Poteva non chiedergli 50mila euro».

L’esponente del governo Rixi difende l’uomo che augurò lo stupro alla Boldrini

Le sue parole sono state stigmatizzate da Massimo Giannini e da Jean Paul Bellotto che hanno messo in evidenza come, in realtà, sia stato il sindaco leghista a prendersela con la Boldrini e non viceversa. Giannini ha anche chiesto a Rixi se gli esponenti della Lega abbiano problemi con le donne. Domanda alla quale il sottosegretario del Carroccio ha risposto negativamente, sostenendo che lui personalmente le ritiene «anche più capaci degli uomini».

Tuttavia, secondo il sottosegretario, il sindaco di Pontinvrea è sempre stato aperto a ogni tipo di accoglienza, indipendentemente dal colore della pelle, ed è anche una persona che di solito fa volontariato. In quella circostanza, però, il suo attacco sui social network è stato feroce, ha investito l’allora presidente della Camera – che, tra le altre cose, ha assistito alla sentenza quando ormai non era più in carica – ed è stato ritenuto contrario alle norme da un tribunale. Ma un esponente del governo continua a difenderlo.

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