X fa sapere che il ritorno (temporaneo) in Brasile è stato involontario
Nonostante qualche indizio che porta a pensare con malizia, la posizione ufficiale del Global Affairs di X è quella di un ritorno online dovuto a un errore
20/09/2024 di Gianmichele Laino
Errore tecnico o provocazione deliberata? I critici del ritorno online di X in Brasile pensano alla seconda opzione, soprattutto considerato l’atteggiamento sempre guascone di Elon Musk nei confronti delle istituzioni che cercano di regolamentare i processi di diffusione dei contenuti attraverso piattaforme digitali e social network. Tuttavia, la posizione ufficiale del Global Affairs di X – una sorta di board che comunica il punto di vista corporate dell’azienda a livello mondiale – è quella della prima ipotesi: un ritorno sulle scene involontario, dovuto a un aggiornamento collegato a un cambio di fornitore nei servizi cloud e CDN.
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Ritorno di X in Brasile, la posizione ufficiale del social è quella di un errore tecnico
When X was shut down in Brazil, our infrastructure to provide service to Latin America was no longer accessible to our team. To continue providing optimal service to our users, we changed network providers. This change resulted in an inadvertent and temporary service restoration…
— Global Government Affairs (@GlobalAffairs) September 19, 2024
«Per continuare a fornire un servizio ottimale ai nostri utenti dell’America Latina dopo il blocco di X in Brasile, abbiamo cambiato provider di rete – è questa la traduzione della posizione ufficiale di X -. Questo cambiamento ha comportato un ripristino involontario e temporaneo del servizio per gli utenti brasiliani. Anche se prevediamo che la piattaforma tornerà presto inaccessibile, continuiamo a impegnarci a collaborare con il governo brasiliano per tornare al più presto a disposizione del popolo brasiliano».
Risulta abbastanza strano – effettivamente – che Musk abbia sostituito i servizi cloud tradizionali di X con un fornitore di terze parti (nella fattispecie, Cloudflare). Per questo, soprattutto dall’autorità garante delle comunicazioni in Brasile, nutrono dubbi che ci sia stato un errore e che la cosa, al contrario, non sia stata intenzionale. Tra l’altro, il ripristino di X legato alla fornitura di terze parti aveva mandato nel panico le autorità brasiliane, che si sono ritrovate di fronte a un dilemma: se avessero bloccato subito Cloudflare per impedire a X di andare online, avrebbero chiuso i rubinetti di connettività di gran parte dell’ecosistema internet. Per questo, è stato necessario un intervento mirato, che ha previsto la collaborazione di Cloudflare.
Insomma, tutto un po’ troppo complesso per essere solo un qui pro quo o un errore da dilettanti (per chi dilettante non è, trattandosi del gotha della tecnologia digitale mondiale). Ma X preferisce fornire questa versione dei fatti che, al momento – in assenza di testimonianze o prove – resta l’unica ufficiale.