Addio a Rip Torn. Fu l’agente Z in ‘Men in Black’

10/07/2019 di Enzo Boldi

Si è spento all’età di 88 anni l’attore americano Rip Torn. Fu un’icona del cinema statunitense degli anni Cinquanta e venne candidato all’oscar come miglior attore non protagonista nel 1984 con il film ‘La Foresta Silenziosa’. Un personaggio conosciuto anche tra i più giovani grazie alla sua interpretazione dell’agente Z in ‘Men in Black’ e nel sequel ‘Men in Black 2’. È morto nella sua casa di Lakeville, nel Connecticut.

Una carriera fatta di alti e bassi quella di Rip Torn (al secolo Elmore Rual Torn Jr.). Dagli esordi nelle pellicole degli anni ’50 e ’60 fino alla candidatura all’oscar nel 1984. Poi il suo nome è tornato sulla cresta dell’onda alla fine dello scorso millennio. Fu consacrato definitivamente alla fama interpretando l’iconico agente Z nei due episodi della mini saga di  ‘Men in Black’, la pellicola diretta da Barry Sonnenfeld, dove aveva lavorato al fianco di Will Smith e Tommy Lee Jones. I più giovani lo ricorderanno anche per aver interpretato il ruolo dell’allenatore di dodgeball Patches O’Houlihan nel film ‘Palle al balzo – Dodgeball (2004)’.

Addio all’attore americano Rip Torn

Nato a Temple (Texas), il 6 febbraio 1931, Rip Torn è stato famoso anche per alcuni suoi scatti d’ira che ne hanno segnato irrimediabilmente la carriera. Tra gli episodi più eclatanti si ricorda quanto avvenuto nel 1970 sul set di ‘Maidstone’:  l’attore era il protagonista principale accanto allo scrittore Mailer e durante le riprese si sfiorò la tragedia. Rip Torn colpì Mailer con martello e poi tentò di strangolarlo. L’episodio si trasformò in una vera e propria rissa da strada, con lo scrittore che rispose mordendogli l’orecchio.

Una carriera contraddistinta da scatti di ira

E il suo carattere burbero gli costò anche il ruolo di protagonista nel famoso film ‘Easy Rider’. Rip Torn ebbe un’accesa discussione con Dennis Hopper con tanto di coltelli volati. Una lite che portò alla sua sostituzione nel cast, dando il via libera a Jack Nicholson. Torn negò sempre di esser stato lui a lanciare quel coltello e i giudici gli diedero ragione, imponendo a Hopper un risarcimento morale da 475mila dollari.

 

(foto di copertina: Globe Photos/ZUMApress.com)

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