Il nuovo rifiuto di Open Arms: «Noi da qui non ci muoviamo»
20/08/2019 di Gaia Mellone
La decisione di virare verso Minorca era stata definita «incomprensibile», ma non del tutto esclusa. Sembrava infatti che Open Arms stesse prendendo seriamente in considerazione l’ipotesi di navigare verso Minorca e accettare il porto sicuro offerto da Madrid. Invece, la condizione posta alla offerta rilanciata dal ministro Danilo Toninelli era imprescindibile: la Open Arms non va da nessuna parte, al massimo si trasbordano i migranti.
Il nuovo rifiuto di Open Arms: «Noi da qui non ci muoviamo»
Danilo Toninelli aveva colto al balzo l’offerta del porto sicuro a Minorca arrivata dal governo Spagnolo, aggiungendo che avrebbe messo a disposizione navi della Marina Militare italiana per scortare nel viaggio verso il porto iberico la nave Ong Open Arms, che batte bandiera spagnola. Il piano a cui si stava lavorando al Viminale verteva proprio su questo, ricalcando quanto fatto per la nave Aquarius e i suoi 197 migranti nel giugno 2018. Ma stava facendo i conti senza l’oste. Perché dietro a quel «incomprensibile» di Open Arms c’era un “inaccettabile”. Il capomissione Riccardo Gatti aveva evidenziato poco dopo che sarebbe costato meno trasportare i migranti in aereo. «abbiamo fatto un calcolo –aveva dichiarato Riccardo Gatti – abbiamo provato ad affittare un aereo che da Catania porterebbe le persone a Madrid: un Boeing per 200 persone viene 240 euro a passeggero». Aveva anche aggiunto che la nave non poteva affrontare un viaggio del genere, di «590 miglia e tre giorni di navigazione in condizioni metereologiche peraltro avverse». E proprio per queste ragioni, alla fine è scattato il “no”. «Noi in queste condizioni in Spagna non ci andiamo, né con 20 né con 10 persone a bordo» aveva dichiarato la nave Ong, «se Italia e Spagna vogliono trasbordare le persone con i loro mezzi, noi collaboreremo e loro li portino dove vogliono. Ma noi da qui non ci muoviamo». E questa mattina un altro migrante si è gettato in acqua nel disperato tentativo di raggiungere Lampedusa a nuoto.
E così, si aggiunge un altro giorno al tragico viaggio dei migranti a bordo, ora ridotti a 98 dopo che altri sono stati fatti sbarcare per motivi sanitari. E chissà se vedono i tweet che stanno decidendo delle loro vite: sicuramente vedono un’isola così vicina eppur irraggiungibile per loro, mentre altri barchini passano sotto il loro sguardo, arrivando a toccare quella terra che che li osserva a una manciata di onde.
Giorno 19.
Notte delirante e un uomo in acqua.
Prima un'evacuazione medica urgente, poi questa mattina un uomo si è gettato in acqua cercando di raggiungere la terra davanti a lui. Nel mezzo, un donna con atacco di panico.
La situazione è disperata.
Mancano le parole. pic.twitter.com/bxHxqjcTnn— Open Arms IT (@openarms_it) August 20, 2019