I complottisti e il ricercatore che stava facendo scoperte importanti sul coronavirus trovato morto in casa

06/05/2020 di Redazione

Dagli Stati Uniti arriva la storia del ricercatore dell’università di Pittsburgh Bing Liu. 37 anni, origini cinesi, grande studioso delle sequenze cellulari del Sars-Cov-2. Secondo i suoi docenti di riferimento all’ateneo statunitense stava effettuando delle scoperte molto importanti sul coronavirus. Il ricercatore è stato trovato morto all’interno della sua abitazione di Elm Court nello scorso fine settimana.

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Ricercatore coronavirus morto, mistero sulle cause

In tanti hanno collegato il delitto alla sua attività di ricerca. Tuttavia, nonostante la polizia non abbia ancora specificato il movente del delitto, la situazione a livello investigativo si va delineando sempre meglio con il passare delle ore. Di fronte alla sua abitazione, infatti, è stato ritrovato anche il cadavere di un altro uomo, all’interno di una macchina. Possibile, dunque, che quest’ultima persona abbia ucciso il ricercatore dell’università di medicina di Pittsburgh e poi si sia a sua volta tolto la vita. I due, infatti, secondo la polizia locale, si conoscevano.

Possibile, dunque, che all’origine del delitto ci fossero motivazioni personali. L’autopsia ha rilevato diversi colpi d’arma da fuoco, sia alla nuca, sia all’addome, sia alle spalle. Dalla sua abitazione non è stato rubato nulla e anche i dati delle sue ricerche sono al sicuro all’università. Tant’è che Ivet Bahar – il capo del dipartimento di Biologia dell’università – ha affemato che il team di ricerca farà di tutto per portare a termine gli studi avviati dallo stesso Bing Liu.

Ricercatore coronavirus morto, i ‘complotti’ sui social network e la realtà

I colleghi del dipartimento con cui lavorava avevano inviato una serie di mail allo stesso ricercatore per tutto il week-end. Il fatto che quest’ultimo non avesse risposto aveva acceso alcuni sospetti in loro. Nel corso del 2020, il ricercatore aveva accostato il suo nome a 4 pubblicazioni diverse e stava portando avanti dalla propria abitazione gli studi sul Sars-Cov-2. La sua abitazione risultava aperta al momento del delitto e nessuna porta o finestra è stata forzata. Le autorità continueranno le indagini anche nei prossimi giorni.

Ma intanto la storia di Bing Liu è diventata virale sui social network, sia per il mistero che circonda ancora la sua morte, sia per la sua attività di ricerca sul tema del momento, ovvero la sequenza biologica del coronavirus. Nessun elemento raccolto dalla polizia, tuttavia, suggerisce che possa essere stata questa la causa del suo assassinio.

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