Il figlio di Umberto Bossi denunciato per non aver pagato il conto al ristorante
25/09/2019 di Enzo Boldi
Il classico mordi e fuggi. Di questo stato accusato Riccardo Bossi, figlio di Umberto, il senatore ed ex segretario della Lega, quando ancora nel nome del partito compariva la dicitura Nord. La vicenda è stata raccontata dal quotidiano La Nazione: il 40enne avrebbe mangiato per la modica cifra di 66 euro in un ristorantino sull’Arno durante una breve vacanza. Al momento del conto, però, ha detto di aver dimenticato di prelevare al bancomat e che sarebbe tornato con il contante. Ma in quel locale non ha fatto più ritorno e, oltretutto, si è scoperto che la stessa cosa era avvenuta nell’albergo in cui aveva preso una stanza.
Il tutto è accaduto sabato sera, quando Riccardo Bossi aveva deciso di andare ad assistere al derby di Milano nel locale Antico Beccaria gestito da Gaetano Lodà. Un antipasto di salumi e formaggi tipici, un hamburger e birra in quantità. Forse un menù troppo pesante reso ancor più difficile da digerire per via della sconfitta del suo Milan contro l’Inter. Sta di fatto che, al momento di pagare, il figlio del Senatur ha detto di aver problemi a strisciare la propria carta di credito e che sarebbe andato a prelevare per pagare in contanti.
Riccardo Bossi non paga il conto: denunciato
Minuti di attesa, ma nulla. Quel vigoroso uomo del nord non si vedeva più. Allora il gestore del locale, ricordandosi di aver appuntato il suo numero di telefono al momento della prenotazione del tavolo (senza aver riconosciuto chi fosse) ha provato a chiamarlo, senza alcuna risposta. Poi ha deciso di scrivergli un messaggino a cui Riccardo Bossi ha risposto: «Sto prelevando, ora arrivo». Ma non era vero. Si trovava già sdraiato nel letto della sua camera del ‘Forte 16’ insieme alla donna con cui era in compagnia.
Il precedente del Rolex
Da lì la denuncia, con la Polizia che lo ha individuato e identificato. All’indomani, poi, si è scoperto che questo metodo è stato utilizzato anche nei confronti del titolare della struttura alberghiera: non ha saldato il conto per mancanza di liquidi dopo l’anticipo di 100 euro versato per fermare la camera. Sta di fatto che ora per il figlio di Bossi è arrivata una nuova denuncia che va ad aggiungersi a quella per truffa nei confronti di un gioielliere di Busto Arstizio, quando comprò regali di Natale costosissimi senza mai saldare il conto.
(foto di copertina: ANSA/STEFANO PORTA)