Le regole per la riapertura di palestre e piscine a partire dal 25 maggio

15/05/2020 di Enzo Boldi

Qualche giorno fa si parlava di una ripresa delle attività nei centri sportivi a partire dal 18 maggio. Ora, però, la data indicata sul calendario per la riapertura palestre e piscine è stata posticipata di una settimana. Gli allenamenti in queste strutture, infatti, ricominceranno lunedì 25 maggio. Cambia, ovviamente, il modo di accedere e anche le dinamiche di allenamento, con un’attenzione ancor maggiore per evitare la diffusione di contagi all’interno di questi centri.

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Si parte dalle prenotazioni online, per evitare troppe persone presenti contemporaneamente all’interno delle strutture e gli assembramenti in attesa fuori da palestre e piscine. Saranno da limitare anche i contatti tra gli operatori sportivi e il personale, chiedendo una sorte di conversione digitale per interfacciarsi in caso di necessità. Tra le indicazioni principali, c’è anche quella di arrivare all’interno dei centri sportivi indossando (ove possibile) gli indumenti per svolgere le proprie attività: gli accessi agli spogliatoi, infatti, saranno contingentati.

Riapertura palestre e piscine dal 25 maggio

Come spiega Il Corriere dell Sera, le principali regole per la riapertura palestre e piscine sono quattro: la disinfezione degli effetti personali (dalle borracce agli asciugamani) che non dovranno essere condivisi con le altre persone; arrivare nei centri sportivi con l’abbigliamento ‘da palestra’ o, in caso, con indumenti inseriti in buste sigillanti per cambiarsi negli spazi comuni; il divieto di entrare in contatto con gli elementi di segnaletica fissa presenti nelle strutture; evitare di utilizzare strumenti come asciugacapelli in comune (il cliente, in caso, dovrà portarseli da casa).

Le parole del ministro Spadafora

Ovviamente, si tratta di un ginepraio di regole inevitabile per scongiurare i contagi. Lo spazio tra le persone che si allenano dovrà essere di almeno due metri, perché con lo sforzo durante l’attività fisica aumenta la distanza coperta dalle goccioline (i droplets) che si emettono. «Le singole strutture sono molto diverse, parliamo di impianti di centinaia di metri quadri e di altre molto più piccole – ha spiegato il Ministro Spadafora -. Tutti devono avere un protocollo adattabile a diverse situazioni. Sarà poi responsabilità loro garantire sicurezza dei clienti, questo invoglierà le persone ad andare e superare la paura».

(foto di copertina: da Pixabay)

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