Chiesta al governo maggiore chiarezza sulla questione Kkr-Tim e sulla gestione di 4 miliardi per la rete in Italia

Dalla questione acquisto Tim da parte degli americani fino alla gestione di fibra e rete in Italia, al governo viene richiesto di fare chiarezza sulle strategie in atto

23/11/2021 di Ilaria Roncone

Della questione Golden Power Tim abbiamo parlato ieri: il governo prende tempo per valutare l’offerta del fondo americano Kkr fino a che le carte on saranno scoperte e tutti i dettagli dell’acquisizione resi noti. Mentre questa situazione è in stallo momentaneo, l’unica cosa certa – secondo quanto trapela dal lavoro del Mef coordinato con altri ministri – è che Cassa depositi e prestiti (azionista Tim e Open Fiber) vuole avere voce nel capitolo della rete in Italia.

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Controllo di fibra e rete in Italia

La partita è aperta e i giocatori in campo vogliono far valere i loro interessi. C’è Cdp, appunto, che secondo delle simulazioni del Mef, potrebbe crescere nel controllo della rete investendo soldi pubblici ma dovendo garantire una politica industriale in grado di agire con un controllo strategico e pubblico della rete in rame e della fibra.

C’è poi la questione Pnrr per quanto riguarda il cablaggio della fibra in alcune aree del Paese, ovvero 4 miliardi di euro da gestire in una serie di gare alle quali parteciperà anche Tim. Una Tim che, vista la situazione attuale, difficilmente potrà permettersi di prendere quelle decisioni strategiche mentre chi se la contende – americani e francesi – continuano a tessere la tela.

Chiarire le intenzioni di Kkr con Tim

Dal governo, inoltre, arriva il pressing della maggioranza e dell’opposizione. Nel primo caso Lega e Cinque Stelle, nel secondo Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia, la richiesta è sempre la stessa: il governo deve riferire in Parlamento quali sono le reali intenzioni di Kkr. Giorgia Meloni ha affermato che «al momento non risulta che il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, si sia mosso per capire quali siano le reali intenzioni di Kkr e a cosa sia finalizzata questa loro proposta d’acquisto: se al rilancio dell’azienda o allo smembramento e alla successiva vendita degli asset». La stessa questione, dall’interno dell’esecutivo, la solleva Matteo Salvini.

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