Cosa posso e non posso fare se vivo in «zona arancione»

Le restrizioni in base all'area regionale decisa dal Ministero della Salute

04/11/2020 di Enzo Boldi

Un’Italia divisa in tre, come le aree (non geografiche) che saranno individuate in base ai 21 criteri definiti dai dati raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità. Quei numeri – che si basano su alcuni valori di rischio predefiniti – finiranno nelle mani del Ministro della Salute Roberto Speranza che poi firmerà le ordinanze con le differenti limitazioni. Ci sono zone e ci sono regole: dalla rossa (con le maggiori restrizioni) alla verde (quella che si adatta alle prescrizioni dell’ultimo dpcm). Poi le regole zona arancione. Scopriamo cosa si può e non si può fare se si vive in una delle Regioni inserite in questa macro-area.

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Alcuni dei comportamenti da seguire sono in linea con quello che accadrà – da giovedì 5 novembre – anche nelle zone rosse, quelle in cui è valutato un livello di rischio più alto. Altre prescrizioni, invece, si inseriscono a metà strada tra le Regioni a basso livello di circolazione del virus e quelle in cui la situazione ha già superato i livelli di allerta (non solo per numeri di contagi, ma anche per la pressione negli ospedali e nelle terapie intensive.

Regole zona arancione, cosa non posso fare

Se la propria Regione è stata inserita nell’area indicata come zona arancione, le misure avranno una validità minima di 15 giorni (prorogabili in caso di persistente situazione stazionaria, o accresciute in caso di superamento dei livelli di rischio). Non si potrà uscire dai confini della propria Regione, al netto di comprovate esigenze, le classiche inserite all’interno dell’autocertificazione disponibile sul sito del Ministero dell’Interno: lavoro, salute e urgenza. Stesso discorso per quel che concerne gli spostamenti interni alla stessa Regione: non ci si potrà spostate in un altro Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione.

Chiusi bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie. È consentito solamente il ritiro di cibo d’asporto, non consumabile sul posto o nella zona limitrofa al locale in cui si è effettuato l’acquisto.

Regole zona arancione, cosa posso fare

Nelle regola zona arancione, dunque, resta consentita la ristorazione d’asporto e rimangono aperte mense e catering. Per quel che riguarda lo sport, restano valide le indicazioni inserite nei due precedenti dpcm: consentita l’attività motoria e sportiva all’aperto. Ovviamente, in linea con le precedenti prescrizioni, non sarà possibile farlo al di fuori del proprio comune di residenza, domicilio e abitazione.

(foto di copertina: da Pixabay)

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