Il Regno Unito vuole che i colossi di streaming rispettino le stesse regole delle sue emittenti

Entro l'estate nel Regno Unito i servizi di streaming potrebbero dover rispettare lo stesso regolamento delle emittenti nazionali

23/06/2021 di Ilaria Roncone

Il Regno Unito punta a una regolamentazione più severa per i giganti dello streaming come Netflix, Disney+ e Amazon Prime Video. Arriva una proposta del governo per equiparare, nel senso delle regole da rispettare, le piattaforme di streaming alle emittenti tradizionali come BBC e ITV. In particolare si parla del codice regolatore di Ofcom – l’autorità regolatrice indipendente per le società di comunicazione nel Regno Unito – al quale i servizi di streaming dovrebbero adeguarsi.

Il codice, in particolare, richiede il rispetto di regole nell’ambito delle offese, dell’accuratezza, dell’imparzialità dei contenuti. Finora i giganti dello streaming non hanno dovuto preoccuparsi del codice in questione ma il governo ha annunciato un cambio di direzione. Nel Regno Unito, attualmente, la sola piattaforma che deve sottostare a queste regole e alle conseguenze qualora fossero infrante – dalle multe alla sospensione della licenza di trasmissione – è BBC iPlayer

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«Divario incoerente e potenzialmente dannoso nella regolamentazione» nel Regno Unito

Il governo ha definito così l’attuale situazione, seppure finora alcuni servizi di streaming – Netflix per primo – hanno accettato di adeguarsi a regole come la classificazione in base all’età secondo quanto stabilito dal BBFC (British Board of Film Classification). Il punto focale, ha detto il segretario della Cultura, è evitare che i media tradizionali debbano «competere con una mano dietro la schiena» poiché costretti a rispettare regole diverse. «Le nostre emittenti non possono farcela da sole – ha affermato – e certamente non possono competere in un mondo digitale mentre operano secondo regole analogiche».

L’intento, quindi, è quello di permettere alle emittenti nazionali di competere sullo stesso livello dei grandi colossi di streaming che, per come sono nati e come si sono diffusi, tendono a sfuggire alle regolamentazioni nazionali. Lo scorso anno, per esempio, la serie drammatica The Crown di estremo successo è stata criticata per le inesattezze storiche che conteneva. Oltre a questo, il governo vuole correre ai ripari per una serie di dati e di sondaggi: secondo Ofcom, infatti, gli spettatori hanno raddoppiato il tempo quotidiano che dedicano alla visione di programmi in streaming. Oltre a questo, già nel 2019 due spettatori su cinque hanno dichiarato a Ofcom di poter immaginare, tra cinque anni, di non guardare nemmeno più una trasmissione televisiva.

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