Nel Regno Unito i genitori che perdono un figlio avranno due settimane di congedo per lutto
23/01/2020 di Gaia Mellone
Perdere un figlio è una tra le esperienze più traumatiche che ci si possa immaginare. Affrontare un lutto di questa portata spesso diventa incompatibile con il ritmo di lavoro. In caso di perdita di un familiare, la legge italiana, così come nella maggior parte degli Stati, prevede un congedo retribuito di tre giorni al massimo, per l’intero anno. Nel Regno Unito però, dopo la campagna intrapresa da una madre che ha perso il figlio, ai lavoratori spetteranno due settimane di congedo retribuito.
Nel Regno Unito i genitori che perdono un figlio avranno due settimane di congedo per lutto
LEGGI ANCHE> Francesca Barra: «La mia pancia senza mio figlio, un lutto spesso sottovalutato»
Si chiama Jack’s Law: il nome è un omaggio al bambino di quasi due anni morto nel 2010 per annegamento in un lago. La madre di Jack, Lucy Heard, ha intrapreso una campagna di sensibilizzazione e diverse petizioni che alla fine hanno raggiunto i vertici della politica. La donna infatti trovava ingiusto che il padre di Jack fosse dovuto tornare al lavoro dopo soli tre giorni. «All’indomani del decesso di un bambino che muore, i genitori devono far fronte alla perdita, al dolore dell’intera famiglia, compresi altri bambini, nonché a una grande quantità di documenti amministrativi e altri accordi» ha spiegato Lucy Heard durante una intervista.
Il parlamentare conservatore Kevin Hollnrake si è fatto carico della campagna, proponendo un disegno di legge che introduca la Jack’s Law, che prevede due settimane di congedo retribuito. «Perdere un figlio è la paura peggiore di ogni genitore, ma nessuno potrebbe mai comprendere appieno la totale devastazione di tale perdita» ha dichiarato Hollnrake, aggiungendo che «mentre la maggior parte dei datori di lavoro è compassionevole e generosa in queste situazioni, alcuni non lo sono». Per questo era necessario modificare le misure, trasformando il congedo per in genitori in lutto in un «diritto legale». La legge, che dovrebbe entrare in vigore ad Aprile, è unica al mondo:, come ha evidenziato il Segretario di Stato per gli affari economici, l’energia e la strategia industriale del Regno Unito e esponente del Partito Conservatore Andrea Leadsom. «Possono esserci poche esperienze peggiori nella vita rispetto alla perdita di un bambino e sono orgogliosa che questo governo stia promuovendo la ” Jack’s LAw “, rendendoci i primi paese nel mondo per farlo» ha dichiarato.
Come funziona il congedo per lutto in Italia
In Italia il congedo per lutto è regolato dall’articolo 4 della legge dell’8 marzo 2000, nel quale viene riconosciuto ai lavoratori dipendenti il diritto di astenersi dall’attività lavorativa nei giorni successivi ad un lutto, per un massimo di tre giorni l’anno, sebbene alcuni contratti permettano l’estensione fino a 5 giorni. Da sottolineare che il permesso non è valido per qualsiasi perdita: vengono considerati solo i lutti legati a precisi gradi di parentela previsti dalla legge stessa. Sono previsti i congedi per la perdita di un genitore, di un figlio, di un fratello o sorella, di un nonno o nonna e di un nipote, intendendo il figlio/a della propria prole. Non sono previsti giorni di congedo spettanti di diritto nel caso di lutto per zii, cugini,nipoti intesi come figli del fratello/sorella, bisnonni, suoceri, genero o nuora.
(Credits immagine di copertina: Photo by Steven Van Loy on Unsplash)