Referendum decreti sicurezza, Salvini lancia la raccolta firme

La proposta del leader della Lega lanciata a Porta a Porta

08/10/2020 di Gianmichele Laino

Non sono nemmeno diventati legge dello Stato, e già Matteo Salvini vuole fare un referendum decreti sicurezza. L’idea è stata lanciata ieri, nel corso della puntata di Porta a Porta. Contestualmente, il leader della Lega l’ha riproposta su Twitter, tutta in caps lock, proprio come è solito fare Donald Trump quando vuole proporre uno slogan ai suoi elettori. Tra il 5 e il 6 ottobre, infatti, il governo ha approvato in consiglio dei ministri le modifiche ai decreti sicurezza diventati poi legge con l’esecutivo giallo-verde, quando era ministro dell’Interno proprio Matteo Salvini.

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Referendum decreti sicurezza, l’idea lanciata da Matteo Salvini

Lo strumento usato dall’esecutivo è quello del decreto legge, che dovrà essere convertito, poi, in norma dello Stato entro 60 giorni. Ma a Matteo Salvini non importa: il fatto che, ad esempio, i decreti possano essere ulteriormente modificati, emendati, riscritti persino in alcune loro parti è un concetto che mal si sposa con la dialettica dei social network. Qual è allora l’idea migliore? Lanciare un sondaggio, o meglio un referendum. 

«In un momento di crisi economica e sociale come questo – dice Salvini – il Parlamento dovrebbe secondo me dedicare tutte le sue energie al tema del lavoro, della famiglia, del diritto alla salute. Invece, preferiscono dedicare energie a smantellare i miei decreti o a discutere di legge elettorale. Il 90% degli italiani è a favore di regole sull’immigrazione. Ci sono, poi, anche parlamentari di PD e 5 Stelle che non condividono questa impostazione ideologica di “accoglienza a tutti i costi”. Con i miei Decreti abbiamo diminuito i morti nel Mediterraneo e favorito i diritti dei profughi». 

La raccolta firme per il referendum decreti sicurezza

Matteo Salvini parla di un nuovo ‘decreto clandestini’ (e lo fa lanciando un hashtag destinato a diventare virale per tutte le volte che sarà usato) e del fatto che si spenderanno centinaia di milioni di euro per profughi finti: «O riusciamo a fermarli in parlamento – conclude Salvini – o chiederemo una mano agli italiani: raccoglieremo le firme per un referendum abrogativo del decreto clandestini».

FOTO: Matteo Salvini a Porta a Porta, foto dal suo account Twitter ufficiale

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