Il referendum per liberalizzare Atac era valido: il Tar ha accolto il ricorso

Al referendum del novembre 2018 sulla liberalizzazione del trasporto pubblico a Roma andarono a votare soltanto il 16,4% degli aventi diritto. La vittoria schiacciante del “sì” dovette perire quindi sotto la soglia del quorum del 33% non raggiunto, e il servizio rimase quasi nel totale gestito da Atac. Qualcosa però è andato storto: il Tar ha infatti accolto il ricorso per la validità del referendum consultivo.

Il referendum per liberalizzare Atac era valido: il Tar ha accolto il ricorso

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Il referendum sulla liberalizzazione del trasporto pubblico della Capitale infine potrebbe essere valido. Il Tribunale Amministrativo della Regione Lazio ha infatti accolto il ricorso presentato dagli organizzatori del referendum. Nello stesso giorno in cui la consultazione venne emessa dal Comune l’ordinanza per indire il referendum infatti, il 30 gennaio 2018, il Campidoglio aveva anche abolito il requisito del raggiungimento del quorum.

«L’eliminazione del quorum disposta con la delibera n. 5 del 2018 con il dichiarato scopo di conformare la disciplina comunale ai principi espressi dal Codice di buona condotta sui referendum adottato dalla Commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto – si legge nella sentenza –  che considera con sfavore la sussistenza di soglie e percentuali minime determinanti una sostanziale assimilazione degli elettori che si astengono a quelli che esprimono un voto negativo, dispiega la sua incidenza proprio nella fase di indizione delle consultazioni».

Accogliendo il ricorso quindi, il Tar ha difatti sentenziato che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto comunque rispettare l’esito della consultazione e quindi promulgare il risultato favorevole all’esternalizzazione del servizio della Capitale, gestito per la maggior parte dall’azienda Atac, il cui nome viene però associato dai romani a disservizio, ritardi, disagi, scarsi controlli e persino autobus in fiamme. Resta però il fatto che il referendum essendo consultivo non vincola il Comune all’applicazione.

(Credits immagine di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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