Salvini: «Io contestato? Ma se sui social il mio discorso al Senato è stato visto da 40mila persone»

14/08/2019 di Enzo Boldi

Come si pesa un vero leader politico? Non dalle proposte che fa, non dalle idee che espone, ma da quante visualizzazioni contemporanee ottiene un suo intervento in Aula sui social. Lo ha detto Matteo Salvini nella sua intervista a Il Corriere della Sera in cui, tra le altre cose, ha detto di essere pronto a una revisione integrale del reddito di cittadinanza e di voler Giancarlo Giorgetti come ministro dell’Economia del suo prossimo governo. Poi, come fatto anche da Matteo Renzi nelle scorse settimane, ecco che inizia a parlare anche di contestazioni sommerse dalle views sui social.

Il giornalista del Corriere ha chiesto a Salvini di parlare anche delle contestazioni ricevute a Soverato, Catania e Siracusa. Il leader della Lega ha risposto così: «Lei dice? La critica ci sta, in piazza e sul web. Ma il mio discorso in Aula ha fatto 40mila visualizzazioni contemporanee. Chi può dire altrettanto?». Insomma, la statura si pesa a suon di views e null’altro. Quindi, se 40mila persone (non per forza tutti a suo favore) hanno visto il suo quarto d’ora dal Senato, vuol dire che le contestazioni possono essere messe a tacere. Un sillogismo che non funziona e non può funzionare.

Salvini influencer che conta le visualizzazioni

Oltre all’aspetto social, per fortuna Salvini ha svelato anche alcune intenzioni per il futuro prossimo. In caso di vittoria alle elezioni (se il presidente Mattarella valuterà l’impossibilità di consegnare il Paese a un governo istituzionale) il prossimi ministro dell’Economia sarà il suo braccio destro Giancarlo Giorgetti – oggi sottosegretario a Palazzo Chigi – e una delle prime mosse sarà quella di rivedere il reddito di cittadinanza.

Il reddito di cittadinanza non crea lavoro

«Noi il reddito di cittadinanza lo abbiamo votato e speriamo che crei lavoro – ha detto Matteo Salvini dicendo di aver ricevuto alcune segnalazioni sull’impossibilità di assunzione da parte di piccole e medie imprese -. Ma se lo toglie, bisognerà studiarlo». Ergo, qualora andasse al governo, la Lega sarebbe pronta a cancellare quanto accetta non di buon grado nei 14 mesi di maggioranza con il Movimento 5 Stelle.

(foto di copertina: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

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