Il Presidente della Figc chiede un recovery fund anche per lo sport

Gabriele Gravina ha parlato della situazione che va dal professionismo al dilettantismo

21/09/2020 di Enzo Boldi

Intervenendo ai microfoni di Radio anch’io sport, su Rai Radio1, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha dato tre indicazioni: il match di Nations League tra Italia e Olanda – in programma mercoledì 14 ottobre alle 20.45 – si disputerà al Gewiss Stadium di Bergamo; i primi mille tifosi (per ogni partita) che hanno fatto ieri il proprio accesso negli impianti sportivi per seguire le partite di Serie A sono un primo passo (ma la volata verso la normalità è lunghissima). E, infine, ha parlato di un recovery fund per lo sport che, con questa ripartenza, ha bisogno di un supporto esterno (a livello economico).

LEGGI ANCHE > Mihajlovic: «Meno male che Bonaccini ha riaperto gli stadi, non pare neanche di sinistra»

Sull’ufficialità della sede di Bergamo per Italia-Olanda: «Credo sia una testimonianza di ulteriore attaccamento, di rispetto e riconoscenza, al grande impegno di tanti volontari, medici, professionisti, che hanno aiutato a superare il momento critico della pandemia – ha detto Gabriele Gravina -. L’auspicio è che ci sia una piccola, ma significativa presenza di pubblico a Bergamo. Dipenderà sicuramente, oltre dalle norme che saranno indicate dal Governo, dalle indicazioni dell’Uefa»

Il ritorno del pubblico negli stadi

E il pubblico negli stati è una delle questioni principali che hanno accompagnato la prima giornata di Serie A (iniziata sabato pomeriggio e che si concluderà con i recuperi previsti per il 30 settembre). I primi mille (per ogni partita) hanno fatto il loro accesso negli impianti dopo la decisione del governo (anticipata da scelte autonome di alcune Regioni, con l’Emilia-Romagna che ha fatto da traina, seguita da Veneto e Lombardia). E, secondo il Presidente della Figc, questo è un primo passo graduale, ma ben distante dalla normalità.

Recovery fund per lo sport, la richiesta di Gravina

Meno pubblico vuol dire meno entrate. Ma i riverberi economici della crisi dovuta alla pandemia non riguardano solamente il calcio (e non solo quello ad altissimi livelli). Per questo Gravina ha parlato dell’esigenza di un recovery fund per lo sport: «C’è l’esigenza di un intervento esterno che possa alleggerire le criticità attuali – ha detto il presidente della Federcalcio -. Oggi il mondo del volontariato è sfiduciato: i mecenati impegnati nel calcio di base, nei dilettanti, stanno meditando di abbandonare. Questo non possiamo permettercelo come mondo dello sport, non se lo può permettere il nostro Paese».

(foto di copertina: da Che tempo che fa, Rai2)

Share this article