Anche nel primo semestre del 2022 i reati che sono cresciuti sono quelli digitali

A fronte di un trend generale che continua la sua discesa, i reati che si commettono sul web continuano a salire davvero tantissimo

03/10/2022 di Gianmichele Laino

Reati digitali ovunque. È questo il quadro che emerge dai dati del Viminale per quanto riguarda il primo semestre del 2022. E se il trend generale della delinquenza scende costantemente dal 2013 (anche nel 2022 si registra un calo generalizzato delle varie tipologie di reato, dai furti agli omicidi), è pur vero che i reati digitali sono tra i pochi a vedere una crescita davvero importante e significativa. Basti considerare, ad esempio, che il crimine online è cresciuto del 100% rispetto ai valori pre-covid del 2019. Truffe informatiche, hackeraggi e altre tipologie di illeciti che si vanno a perpetrare sulla sfera digitale contribuiscono all’aumento di questi dati e devono sicuramente suonare come un campanello d’allarme per le istituzioni.

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Reati digitali in crescita anche nel primo semestre del 2022

In effetti, la media di 84 delitti informatici al giorno denunciati è significativamente alta: dal 2020, anno della pandemia, l’aumento dei reati di questo tipo è stato una costante. Mentre scendevano a picco i furti nelle abitazioni e gli altri delitti, questa tipologia di delinquenza continuava a restare un settore all’interno del quale operare per i malintenzionati. La limitata disponibilità allo spostamento e la scarsa igiene digitale hanno sicuramente influito sulla crescita di questa tipologia di reato.

Le truffe sono cresciute del 18% rispetto al 2019, mentre i ransomware sono aumentati del 23% rispetto al primo semestre del 2019. È significativo che i reati che riguardano il digitale siano gli unici a crescere insieme alle denunce di violenza sessuale e alle denunce di incendi. Si tratta di una emergenza che deve essere presa in considerazione esattamente come le altre due: attacchi alle strutture pubbliche, ma anche ad aziende private – oltre che ai singoli cittadini – compromettono di tanto la sicurezza personale dei dati e possono avere ripercussioni significative dal punto di vista economico.

Una curiosità, che emerge dai dati del ministero dell’Interno, riguarda la città con il maggior numero di reati informatici: si tratta di Mantova che, per quanto riguarda il resto della criminalità, si colloca in posizione abbastanza tranquilla. Segno ulteriore che i reati informatici avvengano anche nei luoghi più insospettabili, anche nelle zone di provincia, senza una correlazione forte con il numero di abitanti. Del resto, con un pc a Mantova, si possono raggiungere tutti gli angoli d’Italia.

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