Raid razzisti contro i migranti a Frosinone: arrestati tre ragazzi

Fermato dalla polizia di Frosinone un gruppo di tre studenti di 23 anni, responsabile di numerosi raid razzisti contro i migranti ospiti di alcune cooperative della zona.

Ci sarebbero loro dietro ai numerosi episodi di violenza contro i migranti che hanno colpito i centri di accoglienza di Frosinone, nel mirino dei raid razzisti negli ultimi mesi. I tre, residenti a Ceprano, sono stati fermati dalla polizia e dovranno rispondere delle accuse di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, oltre alle denunce di minaccia, stalking, percosse, lesioni personali e danneggiamento.

L’indagine, condotta dalla Digos insieme alla squadra mobile della città, è partita negli scorsi mesi in seguito alle segnalazioni di diversi responsabili di cooperative sociali che si occupano dell’accoglienza di cittadini extracomunitari. A loro alcuni migranti avrebbero raccontato di essere stati aggrediti in strada da alcuni giovani ragazzi a bordo di un auto. Nel migliore dei casi venivano insultati con offese a sfondo razzista.Le indagini sono ancora in corso, per accertare l’esatta dinamica degli episodi e chiarire se altre persone siano coinvolte nei raid xenofobi.

Durante le perquisizioni effettuate dalla polizia nelle loro abitazioni, sono stati sequestrati pc, una mazza da baseball, un bastone fasciato con nastro isolante, due coltelli e opuscoli di propaganda del “blocco studentesco”. Si tratta di un’associazione studentesca, emanazione di Casapound, di ispirazione neofascista che opera all’interno di diverse scuole ed università in oltre 40 città italiane. Tutto il materiale sequestrato è ora al vaglio della polizia scientifica.

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