Il ragazzo di Grado rimasto a Wuhan avrà assistenza domestica con medici e infermieri

Diciassette anni, la voglia matta di rientrare a casa per superare l’emergenza coronavirus e l’impossibilità di farlo per quella febbre troppo alta per potergli permettere di viaggiare insieme ai 56 connazionali che sono atterrati ieri a Pratica di Mare. Il ragazzo italiano rimasto a Wuhan è molto rammaricato per quanto gli è accaduto: originario di Grado (Gorizia) si trovava in Cina nell’ambito di un progetto Intercultura. Era ospite di una famiglia di una cittadina a circa 400 chilometri da Wuhan, ma all’interno della stessa regione dove si è sviluppato il focolaio del virus.

Fortunatamente, alcune fonti della Farnesina starebbero escludendo che il ragazzo abbia contratto il coronavirus.

LEGGI ANCHE > L’italiano di 17 anni rimasto in Cina perché aveva la febbre più alta di quattro decimi rispetto al consentito

Ragazzo italiano rimasto a Wuhan: è originario di Grado

Potrebbe, quindi, avere una semplice influenza. Per ragioni di protocollo, tuttavia, il ragazzo di Grado non è potuto partire insieme agli altri italiani che adesso si trovano in quarantena nella cittadella militare della Cecchignola a Roma.

Ma il governo italiano non lo ha abbandonato al suo destino. Al momento, gli è stata fornita una abitaziona a Wuhan dove è assistito da una infermiera del posto e dove un medico va a controllarlo per tre volte al giorno. Inoltre, una famiglia di italiani (tra i dieci che hanno scelto di non abbandonare Wuhan) ha deciso di prendersi cura di lui, di «adottarlo» come se fosse un loro figlio.

Il ragazzo italiano rimasto a Wuhan partecipava a uno scambio Intercultura

Ora, occorrerà comprendere il suo quadro sanitario per capire quali potranno essere le prossime mosse. Improbabile che si scelga di andarlo a prendere con un volo dedicato che, da solo, costerebbe allo Stato 300mila euro. Più probabile che si cerchi di capire il suo stato di salute in loco e, in caso di semplice influenza (l’ipotesi che si sta profilando in queste ore), organizzare il trasferimento blindato in auto verso l’aeroporto più vicino per potergli assegnare un volo di linea con cui rientrare in Italia. Per il ragazzo italiano rimasto a Wuhan saranno decisive le prossime ore.

Share this article
window._taboola = window._taboola || []; _taboola.push({ mode: 'thumbnails-b', container: 'taboola-below-article-thumbnails', placement: 'Below Article Thumbnails', target_type: 'mix' }); -->