Il mistero dei soldi spariti del tifo juventino

05/03/2020 di Enzo Boldi

La storia che arriva da Torino parla di sottrazione di fondi dei tifosi della Juventus da parte dell’ex amministratore  di una società che gestiva la rete del tifo bianconero per la vendita dei biglietti per assistere alle partite. A riportare la vicenda, che ora è arrivata a processo, è il quotidiano La Stampa. L’uomo accusato è il 50enne Raffaello Roberto che, fino al 2017, era amministratore della Lefima Srl. Secondo il Pm piemontese, sarebbero spariti – e intestati sul proprio conto – circa 323mila euro di soldi sborsati dai fan bianconeri per biglietti e trasferte.

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Secondo il pm Lisa Bergamasco, Raffaello Roberto è riuscito a sottrarre i soldi versati dai tifosi della Juventus «effettuando bonifici dal conto societario verso il contro personale, effettuando prelievi in contanti con la carta bancomat della società, effettuando spese estranee all’oggetto sociale, trattenendo per sé somme incassate in contanti dai club bianconeri nell’ambito della gestione dei biglietti di alcune partite». L’indagine è stata avviata tre anni fa, nel momento del cambio al vertice di Lefima Srl.

Raffaello Roberto e il caso dei soldi sottratti ai tifosi della Juventus

Il tutto era partito dalla scoperta di alcuni ammanchi tra i versamenti effettuati dai tifosi sul contro di Lefima, la società che gestiva la rete dei sostenitori della Juventus e gestiva anche la vendita dei biglietti e le trasferte dei tifosi, nel periodo compreso tra il 2013 e il 2017. Proprio in quei quattro anni, l’amministratore della società era Raffaello Roberto, ora accusato e sotto processo a Torino.

Le giustificazioni

La Stampa rivela anche un retroscena: «Durante una riunione chiarificatrice, a cui aveva partecipato anche Mariella Scirea, presidente del Centro Coordinamento Juventus Club, erano emersi una serie di ammanchi sospetti. Prima alcuni bonifici ingiustificati. Poi tutto un pregresso di prelievi indebiti e altri bonifici personali. Una valanga. In quell’occasione Raffaello Roberto si era giustificato dicendo di aver avuto dei problemi personali».

 

(foto di copertina: da Pixabay)

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