Raffaella De Falco smentisce l’aggressione del marito Gregorio De Falco

23/02/2018 di Redazione

Raffaella De Falco, la moglie dell’ex capitano Gregorio De Falco candidato al Senato per il Movimento 5 Stelle, ha smentito di aver mai parlato con la polizia di Livorno per descrivere un’aggressione violenta subita dal marito. L’episodio della presunta violenza privata era stato raccontato dal Corriere della Sera, che aveva citato fonti interne alla sede centrale del ministero degli Interni di Roma, a cui era stata inviata la trascrizione delle dichiarazioni di Raffaella De Falco poiché il marito era candidato alle elezioni politiche.

Raffaella De Falco smentisce l’aggressione del marito Gregorio De Falco

Gregorio De Falco aveva smentito la notizia diffusa dal Corriere della Sera, precisando di attraversare un periodo di tensioni familiari a causa della separazione con la moglie. Raffaella De Falco ha confermato la smentita del marito.  «Ad oggi nessun procedimento di separazione è ancora avviato, sebbene i nostri rapporti personali siano da qualche tempo compromessi. E’ importante si sappia che non ho deposto in questura contro mio marito né tantomeno ho affermato che avrebbe usato violenza fisica su di me, né desidero dare pubblicamente la misura di quali siano i nostri rapporti personali. Ringrazio quanti hanno espresso silenziosa vicinanza a me ed alla mia famiglia, astenendosi dal commentare aspetti esteriori non accertati»,  ha detto la signora Raffaella De Falco in una presa di posizione ospitata sul sito di Agenpress.

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«Nonostante i diverbi che ultimamente ci hanno tenuti distanti, io credo in Gregorio, credo nelle sue competenze, nella sua capacità ed onestà ad assolvere degnamente un ruolo oneroso che potrebbe davvero fare la differenza per questo Paese dilaniato dentro, ma esteticamente ancora bello fuori. Sono disgustata per come, vicende di natura esclusivamente personale, siano state strumentalizzate per meri fini politici. Ho sentito Gregorio telefonicamente e siamo d’accordo che la nostra vita privata debba rimanere fuori dalla politica e dalla campagna elettorale, nella salvaguardia degli interessi delle nostre figlie, di cui una ancora minore. Né per vendetta né per denaro avrei mai esposto fatti privati e personali al pubblico giudizio. Pertanto intendo procedere giuridicamente per appurare le fonti che hanno condotto alla strumentalizzazione di un episodio di carattere esclusivamente privato», si conclude la nota di Raffaella De Falco pubblicata da Agenpres.it.

Foto copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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