Il M5S fa le barricate, dice no alla proroga della convenzione e stacca la spina a Radio Capitale

21/05/2019 di Enzo Boldi

Resta confermato lo stop alla proposta della Lega di prorogare la convenzione di Radio Radicale. L’emendamento al dl crescita, a prima firma del leghista Massimiliano Capitanio, non è stato riammesso all’esame delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Come prevedibile, anche in base alle dichiarazioni delle ultime settimane, a far decadere l’ipotesi di proroga della convenzione è stato il Movimento 5 Stelle. Seppur in minoranza, infatti, l’emendamento per essere ammesso deve ottenere il parere positivo all’unanimità.

Gli emendamenti al decreto crescita che chiedevano di prorogare la convenzione per Radio Radicale restano inammissibili perché il Movimento 5 Stelle è infatti rimasto contrario. Non è bastato, quindi, il sostegno di tutti gli altri partiti, a cominciare dalla Lega. Enrico Borghi del Pd ha chiesto se tutti i gruppi fossero d’accordo a far rientrare il caso della convenzione a Radio radicale nel dl Crescita. Ma, a quanto riferiscono fonti dem, i 5 Stelle hanno detto di no.

Il M5S stacca la spina a Radio Radicale

«La decisione di non riammettere gli emendamenti per Radio Radicale è di una gravità inaudita. Faremo di tutto per salvare articolo 21 della Costituzione contro i soprusi del #M5S», ha scritto su Twitter  il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci. A fargli eco è il collega di partito Filippo Sensi: « Cinque stelle in commissione staccano la spina a Radio Radicale non consentendo l’ammissibilità degli emendamenti che la volevano salvare. La battaglia per la radio non finisce qui, contro l’arroganza e la mancanza di dignità di questa maggioranza».

L’emendamento al dl crescita rigettato

L’emendamento firmato dal leghista Massimiliano Capitanio prevedeva la proroga della convenzione di sei mesi, in modo di garantire a Radio Capitale di continuare a trasmettere mentre il Parlamento sarebbe andata avanti la discussione sul suo futuro e sui fondi da destinare all’emittente. Il Movimento 5 Stelle, invece, hanno mantenuto il punto, bloccando l’ipotesi fin dalla nascita.

 

(foto di copertina: Patrizia Cortellessa/Pacific Press via ZUMA Wire))

Share this article