Il ministero di Di Maio intima a Radio Padania di non trasmettere più sul web
01/05/2019 di Redazione
Il rapporto tra Radio Padania e questo governo sembra essere davvero complicato. Questo nonostante la presenza della Lega nell’esecutivo. Lo storico organo di stampa e di diffusione analogica del Carroccio, infatti, è stato il destinatario di una lettera del Ministero dello Sviluppo Economico, quello di Luigi Di Maio, dai toni decisamente minacciosi. Radio Padania, infatti, aggirerebbe le convenzioni trasmettendo su tutto il territorio nazionale attraverso il web e non limitandosi a sfruttare la licenza che ne limiterebbe la portata attraverso, appunto, la diffusione analogica.
Radio Padania, l’ordine che arriva dal Mise
Radio Padania ha sette giorni di tempo per attuare questo cronoprogramma previsto dal ministero. Le polemiche sulla radio della Lega arrivano all’indomani della presentazione, da parte dell’emittente, della domanda per ottenere l’accesso alle graduatorie del finanziamento pubblico. Domande che poi, per evitare ulteriori tensioni, la stessa Radio Padania aveva ritirato.
Ora, però, dal ministero di Luigi Di Maio arriva un’altra batosta per l’emittente. Non trasmettere più sul web significherebbe, per Matteo Salvini, perdere un organo di informazione molto importante sul territorio nazionale, limitandolo esclusivamente – attraverso la diffusione analogica – nei territori tradizionalmente legati alla Lega.
Radio Padania nuovo terreno di scontro tra Lega e M5S?
La lettera dal Mise è stata firmata dal funzionario Giovanni Gagliano ed è stata indirizzata, oltre che in via Bellerio, anche all’autorità garante delle comunicazioni. «Si invita codesta società – si legge – a sospendere immediatamente la trasmissione dei propri contenuti al Consorzio Eurodab e si comunica che, in caso di reiterata violazione, questo ministero procederà all’avvio del procedimento di revoca dell’autorizzazione rilasciata alla Radio Padania Libera il 28 agosto 2018».
Dal 2016, infatti, Radio Padania ha perso il suo status di radio nazionale, per trasformarsi in emittente locale. Attraverso il web, tuttavia, avrebbe aggirato – secondo il ministero dello Sviluppo Economico – i termini dell’autorizzazione.
[FOTO di repertorio della sede di Radio Padania]