Corso di autocoltivazione di cannabis, Radicali denunciati per istigazione a delinquere | VIDEO

Radicali denunciati per istigazione a delinquere, dopo il corso in piazza sulla autocoltivazione di cannabis. L’intervento della Digos è avvenuto al termine della tappa milanese del tour del Radical Cannabis Club venerdì sera, alle colonne di San Lorenzo. «Al termine del nostro corso pubblico di autocoltivazione di cannabis a Milano la Digos ci ha identificati, ha sequestrato i nostri semini e ci ha consegnato un avviso di garanzia in relazione al reato di istigazione per delinquere. Tutto ciò sotto gli occhi degli spacciatori indisturbati alle Colonne di S. Lorenzo, una delle principali piazze di spaccio di Italia», fanno sapere in un comunicato stampa la presidente di Radicali Italiani, Antonella Soldo, e Barbara Bonvicini, segretaria dell’Associazione Radicale Enzo Tortora.

IL CORSO DI AUTOCOLTIVAZIONE DI CANNABIS PER FRENARE IL MERCATO NERO

I Radicali, da tempo impegnati nella battaglia per la legalizzazione delle droghe leggere, stanno portando in giro per l’Italia un corso di autocoltivazione di cannabis, tenuto da Luca Marola, autore di “Autofiorenti, il primo manuale di coltivazione”. Alla fine della lezione – come documentato dal video di Giornalettismo – la presidente di Radicali Italiani, Antonella Soldo, pianta simbolicamente un seme di cannabis in un vaso. «Questo semplice gesto è un reato per il nostro Paese, che è punibile con il carcere dai 2 ai 6 anni e una multa fino ai 75mila euro».

L’obiettivo è – oltre a fornire ai partecipanti delle nozioni pratiche per poter coltivare la pianta in casa propria – quello di porre l’attenzione su un paradosso delle normativa italiana: «Nel nostro Paese – spiegano Soldo e Bonvicini – la cannabis si può consumare solo se comprata dagli spacciatori, foraggiando il mercato illegale in mano alle mafie. La coltivazione anche per uso personale è punita con la reclusione fino a sei anni».

RADICALI DENUNCIATI DALLA DIGOS DOPO IL CORSO DI AUTOCOLTIVAZIONE DI CANNABIS A MILANO

Se l’uso personale di cannabis è entro certi limiti consentito, la coltivazione è sempre e duramente punita, in un paradosso che di fatto legitimma il ricorso al mercato nero. Proprio per sottolinearlo i Radicali hanno scelto di portare il corso di autocoltivazione nelle più famose tappe di spaccio del Paese, come le Colonne di San Lorenzo a Milano. Alla fine della lezione, a chiunque si iscriva al Radical Cannabis Club, con un contributo di 10 euro, viene regalato un semino di cannabis autofiorente. «Finora abbiamo consegnato circa 700  tessere. Abbiamo distribuito tessere con dentro i semi anche a Milano, prima che la Digos le sequestrasse e avviasse un’indagine a nostro carico per istigazione, in una piazza dove tutti i giorni gli spacciatori smerciano ogni tipo di sostanza», fanno sapere le esponenti radicali.

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Ieri il Radical Cannabis Club ha fatto tappa a Bologna, dove a fare gli onori di casa c’era anche il segretario dei Radicali Italiani, Riccardo Magi, che ha dichiarato: «Dopo il definitivo affossamento alla Camera del ddl cannabis legale, la nostra lotta antiproibizionista prosegue nelle piazze tra i cittadini. È proprio grazie alle firme di 67 mila cittadini che come Radicali Italiani con l’Associazione Coscioni abbiamo potuto presentare alla Camera la nostra legge di iniziativa popolare per la legalizzazione, conquistando così l’opportunità anche nella prossima legislatura di discutere e approvare questa riforma necessaria e urgente».

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