Questura di Treviso: «Recuperate 80 scatolette di tonno dal valore di 150 euro»

Occorre spazzare via immediatamente i dubbi. È chiaro che il furto, in tutte le sue forme, è sempre un reato da perseguire. Sulla promozione delle operazioni che riguardano i furti, invece, c’è ancora del lavoro da fare. I social media manager della Questura di Treviso avranno senz’altro appreso la lezione. Nella giornata dell’11 novembre, infatti, veniva pubblicata la notizia di un recupero merci rubate all’interno di un parchetto in via S. Antonino: si tratta di 80 confezioni di tonno, per un valore di circa 150 euro.

Questura Treviso, l’operazione di polizia sulle scatolette di tonno

La notizia è stata postata sull’account Facebook della Questura e su tutti i siti ufficiali della Questura di Treviso. «Si decideva di procedere a controlli più approfonditi in Questura – si legge nel post -, dove il giovane (che è stato fermato dalla squadra volante, ndr) veniva identificato per S.A., venticinquenne bergamasco senza fissa dimora, con a carico numerosi reati contro il patrimonio: il giovane, infatti, è solito commettere taccheggi in diversi supermercati, prendendo di mira proprio le confezioni di tonno in scatola per la facilità del loro smercio al mercato nero».

La Questura ha rimosso il post

La Questura ha poi deciso di rimuovere il post su Facebook, ma non ha rimosso invece l’articolo che riportava la notizia sulla newsletter del proprio sito ufficiale.

L’ironia del web per l’operazione sul tonno della Questura di Treviso

Tanto clamore per questa operazione di polizia da pochi euro, che ha portato a un incredibile numero di condivisioni del post sui social network che poi, come detto, è stato rimosso. La Questura di Treviso ha inoltre precisato che «tutti i beni rinvenuti sono stati sequestrati e, qualora non si risalisse al legittimo proprietario, saranno donati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, agli Enti caritatevoli operanti nella Provincia». A conti fatti, dal momento che la persona sospettata del furto è un senza fissa dimora – che probabilmente avrebbe potuto usufruire dei servizi degli enti caritatevoli operanti nella provincia – la Questura di Treviso ha fatto partire, inconsapevolmente, un piccolo corto circuito che non è passato inosservato ad alcuni utenti del web.

I commenti al post, infatti, sono davvero memorabili: «Quindi hanno sequestrato il tonno ad un morto di fame – scrive un utente di Facebook – e lo daranno all’ente caritatevole per poveri morti di fame. Inception level questura», un altro follower della pagina non spreca la sua ironia e scrive «Nel cespuglio Aveva lasciato un cartello: “TONNO SUBITO”». Ma purtroppo, vista la rimozione del post, non sarà più possibile leggerli.

[FOTO dall’account Facebook della Questura di Treviso]

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