L’inquinamento di Big Tech dal 2022 al 2023: le cose stanno migliorando o peggiorando?
Il confronto tra il report di Karma Metrix dello scorso anno e quello di quest'anno
26/05/2023 di Enzo Boldi
L’intelligenza artificiale e i sistemi di cloud hanno cambiato il modo di vivere quell’ecosistema digitale chiamato Internet. Modifiche ci sono state anche dal punto di vista della rilevazione delle emissioni di CO2 e del consumo energetico da parte delle grandi aziende del mondo della tecnologia. Lo si evince dall’ultimo report di Karma Metrix che mostra il livello di inquinamento da parte del web. A differenza del report del 2022, quello di quest’anno ha preso in considerazione altri punti di riferimento: non più le FAANG (Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google) ma le principali multinazionali che operano nel settore. Dunque, le attrici protagoniste non solo nel mondo del web, ma anche quelle che hanno modificato i propri modelli di business puntato su AI e archiviazione in cloud. Proviamo a capire, dunque, quanto inquina il comparto Big Tech. Basandoci sui numeri.
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Come detto nella premessa, rispetto al report del 2022 sono cambiati gli attori in scena: fuori Netflix e dentro Microsoft (con annesso cambio di denominazione da Facebook alla holding Meta e di Google che rientra dentro Alphabet, Inc.). Facendo un primo confronto con lo sorso anno, appare evidente un dato costante: l’intero comparto web (quindi il mondo di internet in tutte le sue sfaccettature, comprendendo piccole, medie e grandi realtà) continua a essere il quarto “Paese” al mondo per quel che riguarda le emissioni di CO2e (CO2 equivalente). Un dato stabile, sintomo di una situazione che non è mutata. Anzi.
Quanto inquina Big Tech? il confronto con i dati 2022
Come spiegato, sono cambiati alcuni attori. Dunque, diventa complesso fare un confronto – per quel che riguarda queste “classifiche” – tra i due report. Ma l’impatto ambientale, ovvero quanto inquina Big Tech – si desume dai numeri. Questa era la situazione delle FAANG immortalata nel 2022.
Nel 2020 (periodo coperto dallo studio dello scorso anno in base agli ultimi report aziendali disponibili), Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google hanno prodotto 98,7 milioni di tonnellate di CO2. La situazione nel 2023 – parlando di Big Tech e non più di FAANG -, secondo l’ultimo report di Karma Metrix – è di gran lunga peggiorata.
Alphabet, Amazon, Apple, Meta e Microsoft hanno prodotto (nel 2021, in base agli ultimi rapporti disponibili) ben 125,9 milioni di tonnellate di CO2e. Dunque, la “classifica” è di gran lunga cambiata. Ora Big Tech occupa il 51esimo posto, davanti a Belgio, Romania e Repubblica Ceca. Ovviamente, come si legge in calce alla slide, si parla di emissioni (senza compensazioni da parte delle aziende.
Il consumo energetico
Altro dato molto interessante per rispondere alla domanda “quanto inquina Big Tech” arriva dai numeri del consumo energetico da parte delle grandi aziende del mondo tech. Le FAANG, secondo il report 2022, registravano consumi simili a quelli di Paesi come Romania e Perù.
Secondo il rapporto 2023, con il cambio dei riferimenti, il comparto delle 5 aziende Big Tech ha consumato molti più MWh nel corso dell’anno 2021.
BigTech, dunque, rappresenta il 42° Paese al mondo per quel che riguarda il consumo energetico. Poco meno della Colombia. Più del Venezuela. Tutto ciò per dei motivi di business: oltre al fatto che ci siano differenze nelle aziende prese in esame lo scorso anno, occorre sottolineare come Alphabet, Amazon, Apple, Meta e Microsoft abbiano iniziato a investire molto su prodotti nuovi o innovazioni di quelli già esistenti. In particolare, intelligenza artificiale e servizi di cloud. E le previsioni indicano come Big Tech, nel 2030, possa diventare il 14° Paese al mondo in termini di consumi energetici.
I dati per azienda
Altro indice emblematico per capire quanto inquina Big Tech è il confronto con gli scorsi anni. Nella slide seguente di Karma Metrix, vediamo l’entità delle emissioni di CO2 di FAANG nel 2020.
Come si evince da questa tabella, alcune aziende hanno segnato nel 2020 un calo di emissioni di CO2 rispetto al 2019 (alcune nettamente anche rispetto al 2018). Questo trend, però, è stato completamente stravolto nel 2021.
I dati di tutte le aziende Big Tech sono in aumento, con un delta positivo tra il 2020 e il 2021. E anche per quel che riguarda il consume energetico la situazione non è affatto differente.
I dati segnalavano già un aumento nei consumi energetici nel 2020, e nel 2021 la situazione ha seguito quella stessa strada e direzione, segnando un delta positivo per tutti gli attori in gioco.
Dunque, le emissioni e il consumo energetico da parte delle aziende Big Tech continua a essere sempre più elevato. E nei prossimi anni queste cifre potrebbero essere ritoccate al rialzo. L’intelligenza artificiale non ha solamente un costo economico, ma anche in termini di energia consumata. Così come i cloud.