Elezioni Usa 2020, quando escono i risultati ufficiali
Il voto per posta e l'accesso a questo servizio per tantissimi elettori americani potrebbe condizionare fortemente l'ufficialità dei risultati
03/11/2020 di Gianmichele Laino
Con il grande accesso al voto per posta degli elettori degli Stati Uniti, quando escono i risultati Usa? Mai come quest’anno – soprattutto a causa dell’emergenza coronavirus – c’è stato bisogno di ricorrere al voto per posta che ha già consentito di superare i risultati d’affluenza di quattro anni fa. Ma questo massiccio accesso al voto da remoto potrebbe causare ritardi nella comunicazione dei risultati. E su quest’ultimo aspetto Donald Trump sta già facendo una campagna elettorale preventiva, diffondendo il sospetto di brogli su larga scala in modo tale da potersi giocare – davanti all’opinione pubblica – anche la carta delle elezioni non valide.
LEGGI ANCHE > Elezioni Usa 2020, lo sapete che in lizza c’è una candidata donna (anzi, più di una)?
Quando escono i risultati Usa
Il 3 novembre – ovvero il primo martedì di novembre utile, come da tradizione – gli elettori si recheranno alle urne dalle 7 del mattino fino alle 20, a seconda dei diversi fusi orari. In Italia la chiusura dei seggi arriverà, dunque, intorno alle 2 di notte, mentre – per avere i primi risultati nei vari stati – bisognerà aspettare tra le 4 e le 5 del mattino del 4 novembre. Tuttavia, questo orario non sarà per forza rispettato, quest’anno più degli altri anni.
In alcuni stati, infatti, le schede arrivate per posta verranno scrutinate soltanto dopo aver esaminato quelle inserite nelle urne e, data la mole del voto postale, è possibile che le operazioni – tradizionalmente più lente – potranno andare avanti anche per diversi giorni: alcuni stati conosceranno i loro risultati soltanto nella giornata del 5 novembre. In caso di elezione contesa, dunque, i cittadini statunitensi resteranno con il fiato sospeso per diverse ore.
Quando escono i risultati Usa, in quanti stati è consentito il voto per posta
Il voto per posta è possibile in 43 Stati e nel Distretto di Columbia e in alcuni Stati c’è stato addirittura un ricorso alla Corte Suprema per estendere il voto per un tempo maggiore rispetto a quello inizialmente previsto. Un segnale importante che, secondo gli osservatori, potrebbe favorire i democratici rispetto ai repubblicani. E che sarà senz’altro un tema del giorno dopo, sia per chi vincerà e soprattutto per chi perderà.