Quali regioni riapriranno bar e ristoranti a partire dal 18 maggio
12/05/2020 di Redazione
In seguito alla riunione tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro della Salute Roberto Speranza e il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia con i governatori delle regioni italiane, si è aperta la possibilità di anticipare la ripresa delle attività di bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici già a partire dalla giornata del 18 maggio, in luogo del 1° giugno inizialmente previsto dal dpcm del 26 aprile. Ma quali regioni riapriranno a partire dal 18 maggio? In effetti, indicazioni più precise verranno date dal 15 maggio quando il ministero della Salute analizzerà i dati di questo primo periodo di fase 2.
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Quali regioni riapriranno il 18 maggio
Occorrerà analizzare la curva dei contagi per verificare che questa resti stabile e non subisca un’impennata in seguito al primo sblocco del lockdown, dovranno essere presi in considerazione anche i posti disponibili nei pronto soccorso italiani e, di conseguenza, anche nei reparti di terapia intensiva. Soltanto la combinazione di questi e altri indicatori (ne sono stati individuati almeno 21 dal comitato tecnico scientifico) potranno portare a una riapertura generalizzata delle strutture ricettive in varie regioni.
Ci sono alcuni territori che sembrano essere in pole position rispetto ad altri. Si parla soprattutto delle regioni meridionali con Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna e Molise pronte a riaprire tutte le attività commerciali a partire dal 18 maggio (la Calabria, lo ricordiamo, ha già riaperto, nonostante la contrarietà del Tar sulla sua decisione). C’è maggiore prudenza nelle aree del centro, con Umbria, Marche e Toscana che valuteranno e aspetteranno le indicazioni del comitato tecnico scientifico, mentre il Lazio si preprara alla riapertura anticipata. Situazione piuttosto complessa nel nord con Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna che, pur non volendo restare indietro con le riaperture, presentano una situazione particolare dovuta al gran numero di contagi che si sono verificati all’interno dei loro territori.
La Liguria e il Veneto guidano la fila delle regioni del nord che puntano alla riapertura già a partire dal 18 maggio, mentre la provincia autonoma di Bolzano ha già stabilito più vaste aperture sfruttando l’ampia autonomia. Non chiaro ancora il ruolo dell’autocertificazione a partire da questa data: possibile che il documento possa valere solo per gli spostamenti tra una regione all’altra, dal momento che questo dovrebbe essere l’ultimo tabù a cadere proprio il 1° giugno. Anche su questo aspetto si attendono maggiori chiarimenti dal comitato tecnico scientifico che arriveranno soltanto nei prossimi giorni, comunque prima del finesettimana.