Quelli di QAnon vorrebbero aver fatto a Washington quello che è successo in Myanmar

Il colpo di stato militare è il sogno dell'estrema destra statunitense

02/02/2021 di Gianmichele Laino

«Perché quello che ha fatto l’esercito in Myanmar non è stato possibile anche a Washington?». Messaggi come questo, sui social network, sono proliferati a decine, tra il 1° febbraio e il 2 febbraio, mentre si stanno diffondendo ulteriormente le notizie del colpo di stato in Myanmar. Sta partendo tutto dagli ormai celeberrimi account dei QAnons, ovvero i followers della teoria in base alla quale la recente storia degli Stati Uniti d’America sia stata pesantemente condizionata dal tentativo di sovvertire la presidenza di Donald Trump. Un complotto che sarebbe andato a compimento proprio con le ultime elezioni. Per questo motivo, diversi esponenti dell’estrema destra hanno preso d’assalto il Campidoglio il 6 gennaio scorso, offrendo il più triste spettacolo a cui la democrazia Usa abbia mai assistito. Quel vero e proprio tentativo di colpo di stato a Washington è fallito, mentre – in queste ore – se ne sta consumando uno riuscito in Myanmar.

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Qanon e Myanmar, la voglia che quel colpo di stato avvenga anche negli Stati Uniti

Aung San Suu Kyi è stata arrestata e i militari guidati da Min Aung Hlaing hanno preso il potere, con la nomina del generale come presidente ad interim. Un’azione a cui hanno applaudito tutti i sostenitori dell’estrema destra americana. Per farvi capire il perché di questa azione coordinata sui social network, occorre sottolineare come il golpe in Myanmar abbia scosso molto di più l’opinione pubblica statunitense (sempre molto attenta rispetto alla politica estera) se la confrontiamo all’opinione pubblica comune in Italia. Il messaggio è penetrato molto più a fondo nella popolazione americana, andando a investire anche utenti di estrema destra. Che si sono trasformati improvvisamente in nostalgici.

È bastato poco, del resto. Un paio di meme (in uno c’è anche Donald Trump che balla sullo sfondo dell’azione dei militari birmani, parodia del video diventato virale di una insegnante di aerobica che ha iniziato i suoi esercizi-tutorial, nonostante alle sue spalle si stessero muovendo i carri armati) e alcune operazione di social influencing da parte di importanti punti di riferimento per i seguaci di Qanon. Basti pensare che il rimpianto per quello che si è verificato in Myanmar e che invece non c’è stato a Washington è stato twittato anche da una candidata repubblicana nel quinto distretto della Georgia, la super alleata di Trump Angela Stanton-King. 

Questo tweet ha avuto quasi 3mila interazioni e fa parte di una rete di tweet analoghi partiti tutti dai maggiori sostenitori di Qanon. Questi ultimi hanno sfruttato anche gli altri loro canali di comunicazione tradizionali, come le chat su Telegram. Secondo i complottisti americani, c’erano molte somiglianze tra la situazione Usa e quella in Myanmar: ci sono state elezioni a novembre e la vittoria dei progressisti è stata contestata dai gruppi conservatori. Tanto da portare, poi, al colpo di Stato. Quello che doveva esserci al Campidoglio a Washington e che, invece, si è verificato in Myanmar.

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