Putin a Vladivostok:«Pace con il Giappone entro l’anno. D’esempio l’atteggiamento di Trump con la Corea del Nord»
12/09/2018 di Gaia Mellone
L’incontro a Vladivostok si preannunciava importante, e così è stato. Durante i tre giorni della conferenza plenaria, che si conclude oggi con l’incontro tanto atteso con il primo ministro sudcoreano Lee Nak-yeon, Vladimir Putin ha incontrato il primo ministro del Giappone Shinzo Abe, a cui ha fatto una proposta a bruciapelo:«Mi è venuta un’idea. Chiudiamo un trattato di pace entro la fine dell’anno, senza che siano poste condizioni».
Russia e Giappone, sul trattato di pace entro l’anno
Una proposta che Shinzo Abe ha accolto con entusiasmo, invitando il pubblico ad applaudire il Presidente russo. L’apertura presuppone una soluzione alla contesa delle isole Curili che dura da più di 70 anni. «Va bene, cambiamo il metodo, facciamolo» ha risposto Shinzo Abe, dimostrandosi disposto a risolvere la disputa territoriale, anche se al di là del forum plenario non ha rilasciato0 nessuna dichiarazione in merito. I due hanno però discusso anche del tema spinoso dell’apertura di dialogo con la Corea del Nord, tema su cui il Giappone si è sempre mostrato molto scettico, continuando a rimandare un possibile incontro con Kim Jong Un. La risoluzione della controversia sull’ arcipelago di isolette tra la penisola della Kamchatka e l’isola giapponese di Hokkaido potrebbe essere una condizione di partenza.
Lodi a Trump per il dialogo con Kim Jong Un, ma attenzione ai missili Usa
Proprio a proposito di Kim Jong Un, Vladimir Putin ha elogiato la scelta del presidente Usa Donald Trump che avrebbe «mostrato un approccio innovativo e coraggio politico» quando ha deciso di tenere colloqui con il leader nordcoreano. I due leader si erano incontrati a giugno sull‘isola di Sentosa a Singapore, e avevo firmato un documento un po’ vago che sottolineava l’intenzione di lavorare in direzione della denuclearizzazione dell’intera penisola coreana, processo però che non significa necessariamente un disarmo senza condizioni, ma che comunque ha aperto le porte a discussioni tra i due paesi, cosa mai avvenuta prima. Il presidente russo parlando di Donald Trump si è detto però preoccupato per l’avanzamento dei sistemi missilistici difensivi americani. «Naturalmente non possiamo non essere preoccupati sui molti aspetti della cooperazione militare nella regione del Pacifico, compreso l’avanzamento dei sistemi missilistici difensivi
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Attacco Skripal, «Sappiamo chi è stato»
Vladimir Putin ha anche parlato del caso Skripal. Quando l’ex spia russa Serghei Skripal e sua figlia Yulia erano stati avvelenati a Salisbury lo scorso marzo, le autorità britanniche avevano indicato Alexander Petrov e Ruslan Boshirov come i responsabili, avanzando lo scenario di un tentato assassinio commissionato dal Cremlino. Da Vladivostok Putin dice di aver raggiunto dei risultati concreti:«Abbiamo studiato chi sono queste persone, sappiamo chi sono, li abbiamo trovati» aggiungendo che «non c’è nulla di straordinario o criminale, ve lo assicuro». Si tratterebbe di civili, e non di agenti dell’intelligence militare russa, il GRU,come ipotizzato dal governo britannico, che però ha risposto alle dichiarazioni dicendo che Putin mente e che sono state «ripetutamente alla Russia di rendere conto di quanto accaduto, ma hanno risposto con bugie e mistificazioni». Intanto il Presidente russo ha lanciato un appello ai responsabili dell’avvelenamento: «Voglio rivolgermi a loro, in modo che ci sentano oggi» ha continuato Putin «Spero che appaiano e si raccontino». L’invito è stato subito rilanciato dal giornalista che moderava la discussione, Sergei Brilev, che Loi ha invitati a prendere parte al suo programma settimanale:«Venite in studio sabato, sono pronto».
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(credits immagine di copertina: © Kremlin Pool via ZUMA Wire)