Buondì Motta risponde dopo le polemiche sullo spot: «La violenza è totalmente estranea dalla sfera del nostro brand»

Nei giorni scorsi, la pubblicità con la fata era stata aspramente criticata dal pubblico e dagli esperti di comunicazione

01/12/2022 di Gianmichele Laino

Polemiche, commenti sui social network, pareri di esperti di comunicazione. La realizzazione dell’ultimo spot con cui viene promosso il Buondì Motta ha sollevato – come spesso accade per le campagne di comunicazione di questo brand – un polverone. Abbiamo chiesto, dunque, un parere all’azienda in merito a quanto è accaduto e abbiamo ottenuto le sue risposte. La pubblicità con la fata che viene scacciata via in malo modo (anzi, viene letteralmente schiacciata o sul tavolo o tra le mani dei componenti della famiglia-tipo italiana) non aveva alcun intento violento. Era proprio questa l’accusa che, da più parti, Motta aveva dovuto fronteggiare, scegliendo di rispondere – sui social network – sempre con toni scanzonati che hanno portato alcuni utenti a credere che questa tipologia di comunicazione non prendesse sul serio i dubbi sollevati.

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Pubblicità Buondì, la risposta di Motta

«Da sempre – è la premessa che il brand fa a Giornalettismo – la comunicazione del marchio Motta si distingue per la scelta di toni e linguaggi che mescolano leggerezza, humour e ironia. Il nuovo spot Buondì cavalca questo registro con una rappresentazione scherzosa e divertente, che gioca su toni evidentemente surreali attraverso un personaggio, quello della fata, che è chiaramente solo di fantasia». Il primo passaggio, dunque, risponde alle polemiche relative alla presunta individuazione di stereotipi femminili nel personaggio della fata: non si tratta di una questione di genere, dunque, ma semplicemente della differenza tra un personaggio reale e un personaggio di fantasia.

Poi, la replica tocca il tema della violenza: «Tuttavia – prosegue Motta -, non intendiamo scherzare o prendere alla leggera un argomento come la violenza. Desideriamo, perciò, precisare che la violenza, ovunque sia esercitata e in qualsiasi forma, è totalmente estranea alla sfera del brand Motta. Siamo aperti alle critiche costruttive ed è del tutto normale che ci siano opinioni contrastanti sul buono o cattivo gusto di uno spot che fa uso di un’ironia pungente e dissacrante. Ci dispiace quindi, se la nostra creatività ha colpito la sensibilità di alcuni spettatori perché l’unico intento dello spot è comunicare in tono frizzante e distintivo l’unicità di Buondì Motta».

L’intento della pubblicità era invece quello di insistere su una colazione che non ha bisogno di elementi magici aggiunti, caratterizzata però dallo stile comunicativo che da sempre contraddistingue il brand: «Come è nel nostro stile – ci dicono -, usiamo il paradosso e l’iperbole comica a un unico scopo: comunicare in modo fresco e divertente l’unica colazione che non ha bisogno di “magia” per essere golosa e leggera, perché è “fata già così”».

Le ragioni della strategia di risposta agli utenti sui social network

A proposito di giochi di parole, abbiamo chiesto a Motta le ragioni per cui la strategia di comunicazione è stata quella di rispondere con toni scanzonati agli utenti che, sui social network, hanno espresso i propri dubbi, le proprie critiche (o, semplicemente, si sono limitati a esprimersi in toni accusatori): «Buondì e il brand Motta in generale si contraddistinguono da sempre per essere innovativi e precursori dei tempi, sia in termini di prodotto che di comunicazione – concludono dall’azienda -. Per questa ragione abbiamo voluto valorizzare e premiare l’attenzione dedicata dagli utenti sulle piattaforme social alle tematiche legate alla nostra campagna, operazione non sempre scontata, rispondendo con un tone of voice coerente con il resto della comunicazione e con la marca in generale. Gli utenti stessi, a loro volta e ognuno per le proprie preferenze, hanno partecipato attivamente coi loro commenti alla nostra programmazione social».

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