Il ministro Provenzano vuole estendere il reddito di cittadinanza a causa della crisi del coronavirus

«Bisogna agire subito, è a rischio la tenuta democratica. Il reddito di cittadinanza va esteso». È quanto ha detto, in un’intervista pubblicata dal quotidiano La Repubblica, il ministro per il Sud e la coesione temporale, Giuseppe ‘Peppe’ Provenzano, parlando in merito all’emergenza coronavirus in Italia. «In gioco c’è l’ossatura della democrazia. La polveriera sociale rimanda a una grande questione democratica. Viviamo giorni in cui per stato di necessità molte libertà sono compresse. Per ritrovarle dopo, dobbiamo affrontare le disuguaglianze anche nel momento dell’emergenza. Siamo entrati in questa crisi essendo già il Paese più diseguale d’Europa», ha detto Provenzano.

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E sulla possibile estensione del reddito di cittadinanza, ha chiarito: «Volevamo migliorarlo già prima del coronavirus, adesso diventa indispensabile. Rivedendo i vincoli patrimoniali, chi ha una casa familiare o dei risparmi in banca che non vuole intaccare oggi non può accedervi. Rafforzando il sostegno alle famiglie numerose. Rendendo compatibile con il lavoro, per integrare il reddito se necessario. All’economia di sopravvivenza che non è solo al Sud, ma coinvolge anche autonomi, partite Iva proletarizzate, piccoli professionisti, occorre offrire una garanzia nella legalità. Per chi ha perso il lavoro deve essere una cifra equa rispetto alla cassa integrazione: 1000 – 1100 euro al mese. In tutti gli altri casi deve essere un compenso che garantisca la dignità. Bisogna creare lavoro buono con gli investimenti. Ma in attesa che questo avvenga la società va accompagnata. Nell’emergenza, servono misure universali e immediate di sostegno. Parlo di misure per l’emergenza, ma serve anche una riforma fiscale: chi ha di più deve dare di più. Patrimoniale? Sono tante le formule», ha concluso il ministro, come si legge su Repubblica.

[CREDIT PHOTO: FACEBOOK/PEPPE PROVENZANO]

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