È iniziata la protesta contro il ministro Colao per le sue parole sulla piattaforma per la raccolta firme digitali

Dopo l'intervento in parlamento del ministro, infatti, è emerso che la piattaforma statale sarà fortemente ridimensionata e depotenziata

11/07/2022 di Redazione

Dalle 13 di questo pomeriggio, 11 luglio, è iniziata ufficialmente la protesta contro il ministro Vittorio Colao da parte dell’Associazione Luca Coscioni. Come vi abbiamo riferito più volte in questi giorni, infatti, in seguito a una domanda posta dal parlamentare Riccardo Magi, a proposito della piattaforma di Stato che avrebbe dovuto raccogliere le firme digitali utili a indire i referendum, il ministro della Transizione Digitale ha parlato di questa piattaforma come non adatta all’autenticazione delle firme stesse. Il risultato, insomma, è quello di depotenziare fortemente la piattaforma stessa, nonostante i grandi successi della raccolta firme digitali per la presentazione dei quesiti referendari sulla cannabis legale e sull’eutanasia legale. Per questi due quesiti, infatti, erano state raccolte quasi un milione di firme, grazie ai promotori del referendum che si sono presi la briga di mettere in piedi delle piattaforme private, sostenendo costi importanti per ciascuna firma.

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Protesta contro Colao per la piattaforma di raccolta delle firme digitali

Lorenzo Mineo, attivista e coordinatore delle attività italiane del movimento paneuropeo, ha deciso di praticare il Duran Adam fino a quando non otterrà una risposta in proposito dal ministro stesso, con la conseguente garanzia di dare seguito sia al decreto legge con cui è stata data la possibilità di raccogliere digitalmente le firme per la presentazione del referendum, sia di eliminare qualsiasi ostacolo rispetto alla messa in atto della sentenza delle Nazioni Unite, che avevano formalmente condannato l’Italia per le barriere e per gli ostacoli frapposti all’accessibilità dei cittadini ai referendum.

Con un cartello giallo in cui si chiede di allontanare qualsiasi tipo di minaccia alla realizzazione di una piattaforma di stato adatta allo scopo, Lorenzo Mineo ha ribadito l’invito a non abbassare la guardia rispetto a una battaglia di civiltà, che ha contribuito – per qualche mese – a rendere l’Italia un Paese in linea con il resto d’Europa rispetto ai diritti digitali. Inoltre, come ricordato anche da Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, è possibile firmare per partecipare alla protesta e per richiedere al MITD un intervento significativo in proposito.

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